Leo Pari – Spazio


Dopo cinque album all’attivo dal 2006, a distanza di dieci anni dall’esordio discografico con “LP” arriva “Spazio”, l’ultimo disco di Leonardo Pari, meglio noto come Leo Pari.
Uscito come di consueto per Gas Vintage Records, non solo studio di registrazione dell’artista capitolino ma anche (e soprattutto) etichetta discografica che pian piano si sta facendo sempre più strada come fucina di artisti quali Discoverland (il progetto di rivisitazione di cover ma non solo del duo formato dai cantautori romani Roberto Angelini e Pier Cortese) e Thee Elephant, prodotto dallo stesso Pari in collaborazione con l’amico e collega Sante Rutigliano, “Spazio” consta di dieci tracce in italiano, a cavallo fra l’amore di Leo Pari per Battisti e la contemporaneità di un sound moderno, anch’esso spaziante, per l’appunto, da sonorità anni ottanta alle sperimentazioni dei giorni nostri.
Il maggior pregio del cantautore infatti, a pieno titolo rappresentante della nuova scena romana, è quello di essere perfettamente in grado di realizzare un pop di qualità estremamente godibile e fruibile, la prova del nove che non fa che avvalorare la tesi che è proprio nell’apparente semplicità e linearità di testi e musiche che si nasconde l’ingegno e l’acutezza del cantautore, nonché un accurato lavoro e una doverosa maestria.
Testi scritti in un italiano semplice, fresco, ironico e pungente e adagiati su basi orecchiabili e trascinanti, a cavallo fra elettro – pop d’annata e voli pindarici sonori propri degli anni zero, rendono quest’ultimo di Leo Pari un disco che si lascia ascoltare con curiosità e divertimento, un lavoro benfatto e in cui emerge la cura per il dettaglio, ma non per questo pretenzioso o ridondante.
Tracce migliori: ‘Bacia brucia ama usa‘, ‘Arnesi‘, ‘La fine del mondo‘.

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