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Jade Bird – Jade Bird


Dopo una lunga gavetta partita ben prima di raggiungere la maggiore età e dopo la pubblicazione di un Ep nel 2018 (“Somewhere American”), Jade Bird approda finalmente alla sua prima prova sulla lunga distanza.

Il disco omonimo è stato anticipato dal singolo ‘Lottery’ che in qualche modo dava già un’idea del sound di una delle più importanti nuove voci inglesi in grado col suo lavoro di dare nuova linfa al cantautorato britannico, una voce femminile capace di graffiare ed accarezzare – canzoni come ‘Ruins‘ e la già citata ‘Lottery’ sono colpi assestati in pieno petto.
«Pungi come un’ape e muoviti come una farfalla», così amava dire Cassius Clay, ed è un po’ la stessa cosa che Jade Bird fa con il suo album.

Noi ascoltatori la seguiamo in una sorta di montagna russa che scende in profondità dopo le vette dei primi brani, fino ad inoltrarsi dentro gli angoli più remoti con canzoni quali ‘My Motto’, ‘Does Anybody Knows’ e ‘God at it’.
Il suono è affidato a Simone Felice, già producer per LumineersBat For Lashes e che con Jade Bird ha avuto il compito di provare a smussare un diamante grezzo che riesce a brillare sotto la polvere delle normali inesperienze dovute ad un album d’esordio.

La Bird ricorda da lontano quello che si intravide negli esordi di Alanis Morrisette, con la differenza che nella sua voce c’è meno luce e più ombra.
Il suo è un canto che viene da zone profonde e le sue canzoni sono cariche di introspezione.
Tutto questo mondo infinitamente personale che Jade prova a raccontare nei suoi brani non le impedisce comunque di strizzare l’occhio alle classifiche dando un impianto pop alla sua scrittura ma soprattutto al suo sound.
Lo dimostrano canzoni come ‘Uh Huh’ e ‘Love has all been done before’ e ‘I get no joy’, quest’ultimo uno dei brani in assoluto migliori del disco.

Quello della Bird è un esordio che convince e che non stanca anche dopo molti ascolti e che ci presenta una cantautrice che ha ben chiara la sua strada e le sue potenzialità: un capitale che potrà far valere continuando a scrivere ed a suonare come sa senza perdere la rabbia che la rende, già ora, speciale.

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