Oca Nera Rock

Turn ON Music

Il Festival che non ci si aspettava: Vasto Siren live a Vasto (CH)

Come può una semplice idea trasformarsi in un’ esperienza più unica che rara?
O meglio, come può una cittadina di circa 40.000 abitanti ospitare uno dei più interessanti eventi di musica dal vivo?
Tutto nasce dalla mente di un facoltoso americano, nonché turista abituale, che decide di prendere in prestito alcuni dei migliori artisti della scena indie/elettronica europea e d’oltreoceano, riunendoli tutti lì, dove nessuno poteva immaginare di trovarli: a Vasto.
E’ così che prende vita il Vasto Siren Festival, e già qualche mese fa il calendario prospetettato si mostrava allettante e ricco di nomi importanti.
Con l’avvicinarsi della prima data, ecco che il programma prendeva forma sempre più: oltre agli headliner The National e Mogwai, anche Tycho, gli italianissimi Movie Star Junkies e Boxerin Club, i The Drones…per dirla in breve, tanta roba.
La città è stata quindi letteralmente preparata ad un’invasione musicale, con spazi dedicati alle diverse performances che hanno preso vita non solo a Piazza del Popolo ma anche al cortile e al giardino d’Avalos, all’Arena delle Grazie e al Lido da Mimì.

La sera del 24 luglio arriva un primo assaggio cinematografico, con un approfondimento dedicato a Mistaken for Strangers, il film-documentario di Tom Berninger che ripercorre la sua vita in tour con i The National.
La data è importante, il film esce nelle sale proprio oggi ed è bello assistere ad un incontro in cui Berninger veste, per una volta, i panni del regista.
La serata si chiude con un live dei Giardini di Mirò, e da lì ci si avvia a dormire con la consapevolezza che l’indomani tutto sarà frenetico e adrenalinico fino al gran finale, con la buonanotte affidata proprio al live dei ragazzi di Brooklyn.

Dopo una giornata all’insegna di suoni che vanno dal blues al rock passando per il post-punk, arrivo quindi alle 23:00 del fatidico 25 luglio.
E’ dalle 9:00 che corro da una parte all’altra del centro storico alla ricerca di qualunque oggetto destinato all’allestimento dei camerini dei The National e di quello diviso in comune dai Drones e Dry the river (che dopo qualche ora si presentano direttamente in produzione per prelevare il bracciale/pass. “Which band are you?”, chiedo, “Dry the river!” rispondono loro, indicando il manifesto).
La maglietta da volontario è zuppa di sudore, ma ho ancora le forze per un ultimo step: tra mezz’ora suonano i The National.
Esibisco il pass e mi avvicino alle transenne: non ho nemmeno il tempo di posizionarmi in attesa della band, che subito noto il ciuffo oramai brizzolato di Matt Berninger.

Puntuali come pochi, i The National non si fanno aspettare: salgono sul palco, ed il brano che apre il live è Don’t swallow the cap.
Il bicchiere di acqua di cocco, la postura timida, i primi strafalcioni del pubblico italiano alle prese con l’inglese, le facce divertite degli americani e le mani si alzano levate al cielo: non mi sembra vero, quasi non voglio crederci.
Sea of love arriva prima del previsto: un impacciato inizio viene letteralmente spazzato via dalle migliaia di voci che riempiono Piazza del Popolo a Vasto e rimbombano nel golfo.
Dopo una manciata di brani, l’approccio cambia letteralmente.
Personalmente, non aspetto nient’altro che l’inizio di I Need My Girl: il chitarrista ha giusto il tempo di imbracciare la Gibson, posizionare il capotasto e Matt intona i primi versi del brano.
Decide anche di prendere in prestito il telefono di una ragazza da sotto palco e si scatta un selfie con il batterista: sarà questo l’ultimo momento di quiete.
Graceless è accompagnata dalle urla di migliaia di fan, sono talmente tante, che vanno fuori tempo.
Matt non le sente bene, forse sarà più fortunato, pensa, con Fake Empire: presenta la band, parte con il brano, ma non sembra soddisfatto – o almeno, non del tutto.
Rientrano nei camerini per il bis, giusto il tempo per sciogliersi e trovare le forze per il finale (ci avrà pensato lo spritz): il concerto può continuare ed è il momento di Wasp Nest e Mr. November.
Il frontman dei The National vuole dare però un tocco in più al live, ed ecco il colpo di scena: scende tra la folla e in tutti modi cerca di allontanarsi quanto più possibile dal palco, come se il suo intento fosse quello di raggiungere (neanche troppo metaforicamente) ogni membro del pubblico.
Corre poi dentro il locale che si trova alla sinistra del palco e risbuca fuori dalla seconda entrata: salta sul tavolo, beve la prima birra che trova, e cerca con due signore quel dialogo che era mancato con i residenti di Vasto nel pomeriggio, prettamente anziani: la pace è fatta.
Le signore, divertite dal gesto, non finiscono più di applaudire: la piazza è gremita di gente, e tutto questo è stato il live della prima giornata, quello del palco dei The National.

*Programma e orari dei concerti*

PIAZZA DEL POPOLO
19:45 DRY THE RIVER
21:15 THE DRONES
23:30 THE NATIONAL

CORTILE D’AVALOS
20:30 ANNA VON HAUSSWOLFF
22:15 THE SOFT MOON
01:00 ACROSS THE MOVIES – 24 Hours Party People / Five Years

GIARDINO D’AVALOS
19:00 SIREN FEST RACCONTA JOHN FANTE
20:00 ADRIANO VITERBINI

ARENA DELLE GRAZIE
19:00 BOXERIN CLUB
20:00 MOVIE STAR JUNKIES
21:10 NINOS DU BRASIL
22:30 JENNIFER GENTLE

LA ROTONDA – LIDO LA CIUCCULELLA – LIDO DA MIMì
17:00 SUNSET SESSIONS
17:30 VINCENT BUTTER
18:15 MONACI DEL SURF
01:00 GIORGIO GIGLI dj set, JOLLY MARE dj set

BUSKING e DJ SET SU VIA ADRIATICA
BOXERIN CLUB
EMANUELLE & FRANCOISE

Un commento su “Il Festival che non ci si aspettava: Vasto Siren live a Vasto (CH)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.