Lordi, monsters & Co.

Il circo viaggiante dei Lordi giunge a Paderno Dugnano e pianta le tende allo Slaughter Club, location prescelta per mettere in scena quel teatro degli orrori che i cinque finlandesi hanno denominato “Unliving PicTour Show”, il lungo tour che li vedrà impegnati per un paio di mesi sui palchi di mezza Europa, anche se per i fan italiani questa serata rappresenta l’unica chance per poterli vedere in azione.

La serata non si presenta particolarmente favorevole dal punto di vista del meteo: la temperatura piuttosto bassa ed una persistente pioggerella che per tutto il giorno ha inumidito il capoluogo lombardo rende questo primo martedì ‘primaverile’ solo di nome, perché di fatto pare di stare in pieno autunno. Il clima non ha comunque scoraggiato il pubblico, che è accorso numeroso in quel di Paderno riempiendolo a dovere, pur non facendo registrare il tutto-esaurito.

Raggiungo la sala quando sul palco si muovono già da qualche minuto gli special guest della serata.
Si tratta degli All For Metal, band italo-tedesca di recente formazione (sono insieme dal 2022) dedita ad un power metal epico di chiara ispirazione manowariana, insomma una roba così ‘trve’ che più trve non si potrebbe. E non mi riferisco solo alla musica, che pesca a piene mani dalla mitologia nordica e trascina il pubblico con cori epici da pugno alzato, e dai titoli che lasciano poco spazio al mistero: ‘Legends Never Die’, ‘Born In Valhalla’, ‘Raise Your Hammer’… se l’immaginario norreno fa per voi, qui ne troverete a quintalate.
L’aspetto visuale, dicevamo, non è affatto marginale ai fini dell’economia della band, che – piaccia o meno – vede in questo uno dei propri punti di forza: enormi spadoni, martelli degli dèi, elmi vichinghi, valchirie danzanti, mutandoni in pelle, un minimo di face-paint e tanto, tanto giovanile entusiasmo.
La band, dicevamo, è una sorta di ensemble a cooperazione italo-germanica.
Due i front-men (il nostro Antonio Calanna e l’enorme Tim ‘Tetzel’ Schmidt, una specie di incrocio tra Thor e He-Man), come due sono le chitarre – a destra quella Jasmin Pabst mentre a sinistra opera la nostra Ursula Zanichelli.
Nelle retrovie troviamo la sezione ritmica con Leif Jensen alla batteria e Florian Toma al basso e, a completare l’organico, le due valchirie Christina Schulz e Luisa Lofoher, che durante il concerto appaiono e scompaiono dal palco ravvivando con le loro danze guerriere un’atmosfera già particolarmente belligerante.
La setlist dello show è ovviamente dominata dall’unico album fino ad ora pubblicato dalla band (“Legends”, dello scorso anno).
Il secondo album uscirà a breve, e questa sera ce ne viene data un’anticipazione con il nuovo singolo dall’immaginifico titolo ‘Gods Of Metal’. Diciamo che l’originalità così come la sobrietà non sono propriamente le peculiarità più evidenti di questa band, che però diverte e si diverte infischiandosene bellamente.
E probabilmente hanno pure ragione, visto l’apprezzamento raccolto dal pubblico dello Slaughter che nel post-concerto si affollerà al loro cospetto per gli autografi e le fotografie di rito.

All For Metal

Mi concedo giusto il tempo di una birretta ristoratrice quando dagli ampli inizia a diffondersi quella ‘God Of Thunder’ dei Kiss che annuncia l’imminente arrivo in scena dei Lordi, cosa che avverrà con non poca difficoltà visto che tra scenografia e costumi lo spazio vitale sul palco risulta davvero limitato.
Nella più classica delle tradizioni dello shock-rock, la band viene introdotta sul palco da ‘Nosferuiz Horror Show’, un breve spoken-world su cui si innesta ‘Unliving Picture Show’, dal loro ultimo album “Screem Writers Guild”, che proprio in questi giorni festeggia il suo primo compleanno.
Al termine, Mr. Lordi si prende qualche minuto per comunicarci quanto siano contenti di essere finalmente tornati in Italia e per spiegarci che lo show odierno sarà essenzialmente dedicato al summenzionato ultimo album ed al celebre “The Monsterican Dream”, di cui ricorre quest’anno ricorre il ventesimo compleanno.
Non mancherà anche qualche altra chicca, aggiunge soddisfatto, mentre il resto della band attacca ‘Lucyfer Prime Evil’.
Da lì in poi parte una lunga carrellata sui due dischi in questione, interrotta solamente da una sempre godibile ‘Who’s Your Daddy’, prima del gran finale che inanella in rapida sequenza ‘Devil Is A Loser’ e quelli che sono presumibilmente i loro due brani più celebri, ‘Would You Love a Monsterman’ e ‘Hard Rock Hallelujah’, il pezzo che nel 2006  gli valse la vittoria all’Eurovision Song Contest, prima hard rock band a raggiungere quel risultato.

Che dire di un concerto dei Lordi?
Musicalmente parlando, il loro contagioso hard rock orrorifico che affonda le proprie radici nello shock rock di alice-cooperiana memoria ci fa compagnia da oramai più di due decenni, e sinceramente un disco brutto brutto non l’hanno mai fatto, grazie soprattutto ad un song-writing efficace e alla loro non comune capacità di mettere insieme riff e ritornelli a presa rapidissima.
Se un parallelismo mi è concesso, ci vedo parecchio in comunque con i Ghost, quasi fossero le due facciate di una stessa medaglia.
E così come i Ghost hanno declinato il proprio sound verso il lato più oscuro e satanico, i Lordi lo hanno fatto verso l’immaginario dell’horror più popolare.
Si tratta però di una formula che, per quanto vincente, è oramai a rischio stagnazione.
Paradossalmente, rispetto agli ultimi album propriamente Lordi, ho trovato particolarmente interessante l’esperimento “Lordiversity”, il corposo box set del 2021, composto da ben 7 cd di inediti, ciascuno dedicato ad un genere in particolare, dall’AoR al Thash passando per il metal, la disco ed il progressive rock, con annesso relativo tour.
Ecco, da questo punto di vista mi sembra che con “Screem Writers Guild” si sia fatto un passo indietro, fermo restando il fattore divertissement che ovviamente in sede live prende il sopravvento.
E da questo punto di vista, come potete vedere nella photo-gallery della nostra Giulia, i Lordi difficilmente deludono.

Milano, 26 marzo 2024

Photo Gallery

© Giulia Di Nunno

Lordi

All For Metal

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