Serata conclusiva: Siren Fest live a Vasto (CH)
Vasto alza la testa.
Questo Siren Festival se lo aspettavano davvero in pochi, ancor meno credevano che potesse diventare un evento di portata nazionale, tutti (ovviamente) riponevano enorme speranza nella buona riuscita della kermesse. Quattro palchi in quattro location posizionate a brevissima distanza le une dalle altre, tutte in pieno centro. Tanti artisti, nessuna sovrapposizione, la possibilità di spostarsi da uno stage all’altro per far incetta di musica.
A memoria d’uomo, nulla di simile era mai accaduto nella nostra penisola.
Dopo lo show del giorno prima dei The National (acqua di cocco sul pubblico, camminate sulla folla e serenate improvvisate…tutto tranquillo, insomma) si parte con il tour de force del 26 luglio.
Innanzitutto il tempo: tuoni e fulmini fino alle 17, antipasto annullato in quel di Vasto Marina, con tanta carne al fuoco (I Missili su tutti).
La pioggia e il vento spengono sciaguratamente tutto.
Poi, fortunatamente, le cose migliorano e possiamo iniziare con i Might at Night (unico gruppo locale in programma) all’Arena delle Grazie, sapientemente incastonata tra antiche terme romane ed una splendida vista sul “golfo lunato”, a sud del centro storico. Sono esattamente le 19:42 e le dolci note di Prayer ci avvolgono dolcemente, accompagnate da un cielo color vaniglia e un’aria spiccatamente settembrina.
Il tutto si sposa alla perfezione con il loro particolarissimo electro/ambient caratterizzato dalle soffici linee vocali di Liliana Desiati e dal coloratissimo estro di Valerio Ebert. Joy è una splendida e malinconica deriva à la The xx che nel finale schiude un vivido cuore elettronico: il pubblico è tutto per loro.
La fame incombente ci allontana dall’Arena poco prima della fine del loro show; una piccola passeggiata, un boccone al volo, una birra e siamo subito pronti a tuffarci tra il main stage di Piazza del Popolo e il Cortile del Palazzo D’Avalos, una delle location più apprezzate in assoluto.
In molti sostengono, non a torto, che sia stato il posto ideale per far esibire Tycho.
Alle 21 in punto inizia il suo spettacolo di suoni e soprattutto di luci; il pubblico è rapito dai colori proiettati sulla pareti del cortile, alte, imponenti. La sua forma quadrangolare crea un’atmosfera estremamente intima e raccolta, perfetta per la musica del gruppo capitanato da Scott Hansen che scommettiamo essersi sentito pienamente a suo agio.
Pezzi come Daydream, See e Spectre ci trasportano in un viaggio fatto di sound, ritmo e sconfinati e suggestivi paesaggi; definirla elettronica può risultare riduttivo, se non inappropriato.
La loro proposta necessita chiaramente di una fruizione anche e soprattutto dal vivo, in cui si possono assaporare in pieno tutte le prelibatezze previste nel loro vasto menù.
A Walk, in tal senso, è la portata principale, con un Rory O’Connor particolarmente ispirato alla batteria.
Per alcuni è stata una piacevole scoperta, per molti era una solida certezza: chapeau.
Ancora piacevolmente sconvolti, attendiamo un paio di minuti in piedi nel cortile il decorrere della folla diretta verso il main stage, dove al nostro arrivo c’è già John Grant in splendida forma. Un concerto molto particolare il suo, nettamente diviso fra dolci ballate voce-pianoforte (fischieranno le orecchie a Woodkid) e brani estremamente carichi, marziali, quasi “dance”, dall’incedere inaspettato e talvolta terrificante (Pale Green Ghosts), a dimostrazione di una spiccata personalità, estremamente sfaccettata.
Intanto Where Dreams Go To Die stringe il cuore, sfoggiando una gran classe ed una potenza vocale incredibile. GMF (con tanto di dedica particolare al pubblico) svetta ancora più in alto, andando a prendersi il primo posto in scaletta; gran sentimento, arrangiamenti curati alla perfezione, non può non divenire uno dei migliori episodi della serata, chiusa da una Queen of Denmark che, se possibile, fa ancor meglio: eseguita a regola d’arte dinnanzi ad una platea in visibilio che lo congeda con un mare di applausi.
Ed è di nuovo ping pong: una gran fetta di pubblico si sposta nuovamente nel Cortile d’Avalos dove in accoglienza c’è la devastazione sonora dei Fuck Buttons. Complici stanchezza e volumi estremi sono costretto ad allontanarmi, non me ne voglia il duo britannico. Si torna a Piazza del Popolo, dove fervono i preparativi per i tanto attesi Mogwai, freschi di nuova uscita a gennaio 2014, Rave Tapes il suo nome.
Prendo posto in prima fila, una buona mezz’ora di attesa e si parte sparati con White Noise e I’m Jim Morrison, I’m Dead. Fantastiche, ma ingannevoli.
Assistiamo infatti ad una lieve flessione generale nel prosieguo del concerto, precisamente nella parte centrale della scaletta, appianata soltanto da vecchi acuti quali Rano Pano e Auto Rock.
Proprio quando la situazione sembra collassare definitivamente sui tristi lidi dell’insoddisfazione ecco arrivare la coppia formata da Remurdered, estratta dal nuovo album, e la sempreverde We’re No Here a riprendere la situazione per i capelli.
Tanto basta per fomentare a dovere la folla, assetata di un encore che gridi finalmente vendetta. La band recepisce, torna sul palco e ci regala una delle chiusure più belle mai eseguite da Braithwaite e soci: Hunted By A Freak precede la strabiliante Mogwai Fear Satan, vero capolavoro, giusta conclusione di una fantastica giornata.
Mi viene quasi da dire che sia valsa l’intero prezzo del biglietto, ma mancherei di rispetto agli altri grandi artisti che ho incontrato in questo infinito vagabondaggio di quasi 7 ore.
Un festival che è piaciuto, tantissimo.
Lo abbiamo voluto, lo abbiamo aspettato e lo abbiamo amato.
Nulla sarebbe potuto accadere senza il fondamentale contributo di tutti i volontari, tutti ragazzi, quasi tutti vastesi, ai quali va un doveroso applauso per le loro fatiche e per il loro amore, il più grande di tutti.
Ora testa al 2015: c’è una seconda edizione da preparare e una prima da onorare.
*Programma e orari dei concerti*
PIAZZA DEL POPOLO
20:00 ALEXIS TAYLOR
21:45 JOHN GRANT
23:45 MOGWAI
CORTILE D’AVALOS
21:00 TYCHO
22:45 FUCK BUTTONS
01:00 ACROSS THE MOVIES – Good Vibrations / The Future Is Unwritten
GIARDINO D’AVALOS
19:00 SIREN FEST RACCONTA GLI ALTRI ‘70
20:00 THONY
ARENA DELLE GRAZIE
19:00 MIGHT AT NIGHT
20:00 TIGER! SHIT! TIGER! TIGER!
21:10 JOYCUT
22:30 CAMILLA SPARKSSS
BUSKING e DJ SET SU VIA ADRIATICA
PINK PUFFERS
EMANUELLE & FRANCOISE