Mechanimal – Delta Pi Delta


Delta Pi Delta” è il terzo capitolo della storia musicale raccontata dalla band elettronica ateniese Mechanimal.
Il gruppo, capeggiato da Giannis Papaioannou, dopo il disco d’esordio “Mechanimal” del 2012 e “Secret Science” del 2014, torna con una nuova produzione targata Inner Ear Records.
Se i primi due dischi erano uno specchio delle atmosfere plumbee e dei venti carichi di disordine che soffiavano sulla capitale greca in questi ultimi anni, il nuovo “Delta Pi Delta” rappresenta un tentativo di fuga verso un nuovo orizzonte in cui poter respirare a pieni polmoni.
La strada intrapresa è quella che porta verso le montagne che circondano la città, verso un equilibrio che solo la natura è in grado di restituire.

A sottolineare l’inversione di tendenza, ci sono diversi cambiamenti.
Prima di tutto nelle sonorità, con le chitarre che guadagnano spazi rispetto alle parti puramente elettroniche. In secondo luogo anche la composizione della band subisce dei cambiamenti.
Se nei i primi due dischi una voce maschile e scura caratterizzava profondamente l’andare delle canzoni, le atmosfere di “Delta Pi Delta” sono invece animate da una voce femminile: è quella di Eleni Tzavara (già nella band synt-pop Film), che dà una nuova veste alle canzoni dei Mechanimal.

La svolta intrapresa dalla band con il cambio di vocalist e di sound è chiara, ma qualcosa deve essersi inceppato in una delle fasi che ha portato al concepimento di questo terzo capitolo. Se alcuni brani passati avevano una forza brutale e trascinante (vedi ‘We Come Alive‘ da “Secret Science”), il nuovo lavoro sembra essere decisamente più effimero e meno graffiante.
La forza dark che erano stati in grado di esprimere sembra essersi volatilizzata, per lasciare il posto a qualcosa di più aleatorio e commerciale.
Sunlight‘ è il brano di apertura ed è un inizio che fa ben sperare.
Il disco procede con ‘Repetition‘ e da qui in poi si comincia a perdersi in una tendenza monotona. ‘Ferrum‘ è l’unico tentativo di dare una scossa all’andamento costante del disco, cercando di riportare un po’ di quella aggressività perduta.

Delta Pi Delta” è sicuramente un disco di transizione, che merita un ascolto ma che lascia però l’amaro in bocca a chi ha avuto modo di conoscere il vero volto dei Mechanimal.
Speriamo che Giannis torni presto in città a fare il pieno di emozioni forti per trasformarle nuovamente in musica viva.

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Luca Nicoli

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"Che potevo saperne io di me stesso? Ero proprio io quel personaggio che riuscivo a percepire con la mia coscienza?" Amante della musica e cresciuto nei vicoli di Città Alta a Bergamo.

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