Villa Ada Incontra Il Mondo: ecco il programma per la stagione 2014

Ormai quasi non ci si sperava più.
Ed invece, come dopo la classica perturbazione estiva a inizio giugno che ti fa maledire il tempo e la sfortuna, è uscito il sole.
E che sole!

Martedì 24 giugno siamo stati invitati ad un petit déjeuner sur l’herbe a Villa Ada per la presentazione ufficiale – ma, vi assicuro, poco formale – del festival che da quando ho memoria propone una delle migliori rassegne musicali di Roma.

Ci sistemiamo in cerchio, su delle tovagliette rosse a quadrettoni che facevano sia molto pic nic della famiglia Brambilla sia un film francese, e subito gli organizzatori e i vari referenti delle aree tematiche ci raccontano come mai questa edizione di Villa Ada Incontra il Mondo è diversa e bellissima.

La prima cosa che Simona Sinopoli (presidente dell’ARCI Roma) e Gabriella Grandi (organizzatrice di Humus insieme a Roy Paci) ci tengono a precisare è che quest’anno si è voluto progettare un evento in grado di soddisfare tutte le fasce d’età e aperto dalla mattina alla sera tardi.
Ci saranno stand di prodotti biodinamici, un’area fitness, spazi dedicati ai bambini e un particolare smart-spot dove giornalmente si potrà progettare, discutere sui temi dello sviluppo delle start up e realizzare (grazie ad un manipolo di creativi e tecnici) con delle stampanti 3d giocattoli o utensili.
In un’area dedicata, invece, esposizioni di opere d’arte e proiezioni.
E poi, ovviamente la musica.

Ci tengono a precisare che quest’anno la rassegna avrà una media tra i 7 e i 12 euro di biglietto, prediligendo quando possibile addirittura l’ingresso up to you per venire incontro alle fasce di pubblico a cui effettivamente l’intero baraccone è dedicato.
Gabriella poi spiega il perchè della scelta di un nome come Humus, la loro nuova associazione-collettivo-pensiero:
<<Bisogna dare un segnale forte che esiste una cultura condivisibile ed in crescita, e che sopratutto…si mangia. Perché checché ne dicano “gli adulti”, noi ragazzi tutto siamo tranne che fannulloni… e con la cultura, si può fare cash flow eccome!>>

Un’altra particolarità dell’impostazione, forse anche un gioco di parole voluto con il nome di questo collettivo, è che quest’anno a Villa Ada Incontra il Mondo la cucina sarà una delle protagoniste.

Quasi una rassegna “gastrofonica” suggerisce Roy Paci (che, tra l’altro, ha portato al pic nic una splendida tartarre di sua invenzione con spezie e gelato): a turno sarà ospite uno degli chef più blasonati del momento che a prezzi più che popolari proporrà un menù a tema.
Il tutto servito su un tavolone sociale dove sconosciuti condivideranno a mò di festa di paese, la cena.
Mentre chiacchieriamo e facciamo domande, a disposizione abbiamo un piccolo rinfresco che comprende sushi, un arancino siciliano, un croissant con crema di formaggio, per dire che comunque la commistione di generi alimentari e musicali sarà la base piacevole di ogni giornata.
E, come da tradizione, la maggior attrazione della serata sarà la musica.

Quest’anno, ci spiega Mamo Giovenco, la scelta della line up è stata impostata in modo diverso dalle edizioni precedenti:
«Si tratta sempre di una rassegna di world music… ma declinata nel senso di commistione con la contemporaneità. E sopratutto non vuole essere un “riassunto” di quello che è andato forte l’anno precedente ma, anzi, una proposta di più artisti di generi diversi che però secondo loro non solo hanno fatto molto prima del festival ma anche che diranno molto durante l’anno che ne segue. Ci saranno le commistioni tra rap ed elettronica HC di Salmo, il pop con attitudine indierock di Levante, il reggae-folk-punk con attitudine indierock dei Tre Allegri Ragazzi Morti… ma anche realtà internazionali incredibili come Theo Teardo e Blixa Bargeld, Dub FX (….e lui fidatevi di incredibile ne ha moltissimo).
Ma non mancherà l’attenzione alla musica emergente: il festival Roma Brucia e Puglia Sound porteranno il meglio “dell’eccellenza” (per dirla alla calcistica) sul palco. E anche sperimentazioni, come il reading-concerto di Pierpaolo Capovilla e una data “zero” di Diodato con arrangiamenti orchestrali diretti da Rodrigo d’Erasmo e Roy Paci. Ma ancora: i Buzzcocks (ormai cariatidi del punk di stampo Ramones) e gli Zen Circus, Almanegretta e i Nouvelle Vague e le loro cover bossa».

Insomma, uno svecchiamento radicale della selezione che però non sdirazza troppo dall’idea generale di mischiare le carte il più possibile.

Villa Ada Incontra il Mondo, anche quest’anno, ce l’ha fatta.
Superando ritardi e polemiche, organizzando (in pochissimo tempo e subendo ritardi da parte della burocrazia confusa e lassista) quasi un mese di eventi e di situazioni di aggregazione dove la musica è un (bellissimo) pretesto per fare quello che non sembra essere più possibile in Italia: fare in modo che la cultura e tutte le arti (dal video a quella culinaria) vengano a contatto con tutti e che tutti possano avere il diritto di poterle vivere.

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