La performance contemporanea di ‘Lament’: Einstürzende Neubauten live a Bologna

Spiegando agli amici a quale concerto avrei assistito il 28 Novembre, ho scoperto due cose.
Primo, per quanto io possa applicarmi, pronunciare in modo anche solo accettabile ‘Einstürzende Neubauten‘ mi risulta praticamente impossibile.
Secondo, incredibilmente in molti non li conoscono.

E’ vero, è una band nata nel 1980 (come me, quindi abbastanza giovane – scherzo ovviamente), ma ricopre un ruolo di culto ed è attiva, prolifica e con lavori di grande qualità.
E’ corretto affermare che la loro musica può essere considerata d’avanguardia e quindi sicuramente non di così facile ascolto, ma fidatevi: un loro concerto, o meglio, questo loro concerto è un’esperienza unica ed indimenticabile.
Non si tratta di un live di vecchi e nuovi successi ma di qualcosa di più simile ad uno spettacolo teatrale (non a caso, siamo al Teatro Manzoni di Bologna), anzi, oserei dire, ad una “performance di arte contemporanea”.

Lament‘, il loro ultimo lavoro, può essere considerato uno splendido modo di commemorare, a modo loro, il centenario della prima guerra mondiale.
Efficace ma leggero, emozionante ma mai straziante e noioso, viene da pensare che Blixa Bargeld e i suoi Einstürzende Neubauten abbiano utilizzato questo anniversario come potente ispirazione senza farsi condizionare e prendere la mano.
La musica che “costruiscono” e mettono in scena è un’esperienza totale, dove i particolarissimi suoni riprodotti da oggetti impensabili, sono impossibili da riconoscere senza vederli all’opera.
Risulta arduo, ma più che altro inutile, tradurre in parole il concerto.
Proviamo così: se ad un’ottima idea di partenza, alla qualità compositiva, alla capacità tecnica e all’originalità dei suoni, aggiungete luci, movimenti, cori, archi e un pubblico appagato…forse potete provare ad immaginare.
Ma no, non credo: per quanta fantasia possiate avere non sarà mai lo stesso.

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Davide Franzoni

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Occupa discretamente il suo spazio nel mondo dal lontano 1980, sviluppandosi pian piano come entità artistica polivalente: illustratore, musicista, giornalista... anche se nessuno se ne accorge, esattamente come per il fatto che salva il mondo tutti i giorni. Pazienza!

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