Officine Bukowski – Il primo giorno d’inverno


È da poco uscito “Il primo giorno d’inverno”, disco d’esordio delle Officine Bukowski.
Sebbene sul calendario questa data corrisponda al 21 dicembre, è un vero piacere l’ascolto dell’album di questa band nata da un’idea di Walter Viola (batteria, percussioni) e che vede alla voce la graffiante Debora Chiera.

Dieci le tracce, in bilico tra un rock ricco di contaminazioni ed un’attitudine che in casa nostra, purtroppo, scarseggia nella scena emergente.
Sì, perché è ormai tendenza tutta italiana l’ascolto e la predilizione di ben altri generi musicali: dalla trap all’indie pop, è difficile in un calderone musicale così ampio e monotono riuscire a riconoscere prodotti che si distinguano per qualità.
Ed è ancor più difficile incontrare temerari che si discostino da tali generi.

Sebbene all’ascolto le sonorità proposte dai bergamaschi non siano una novità, in questo album è innegabile una sana dose di tecnica e attitudine rock.
I contorni di alcuni brani sfociano nel grunge, altri toccano la psichedelia ed il trip hop.
Il risultato è variegato e convincente poiché, se da un lato si pecca un po’ con un’impronta impersonale, d’altro canto “Il primo giorno d’inverno” è un album davvero ben suonato.
Non mancano collaborazioni di tutto rispetto – Paolo Saporiti, Gian Maria Accusani, Marco “Element” Preziosa – ma senza nulla togliere al tocco di questi musicisti, sono sicura che le Officine Bukowski sapranno camminare bene con le loro gambe arrivando a stupirci in un prossimo futuro.
Quanto meno, questo è quanto gli si augura di cuore.

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