Kiss, il più grande spettacolo del mondo

Finalmente (e purtroppo) la data italiana de “End of The Road World Tour” dei Kiss è giunta a noi. Finalmente, perché abbiamo avuto l’enorme onore di poter assistere al più grande spettacolo del mondo e lo aspettavamo da tempo immemore; purtroppo, dovremmo aggiungere, perché con molta probabilità questa occasione coinciderà anche come l’ultima volta.
Ma sarà davvero così?
Solo il tempo potrà confermarlo, ma al momento, escludendo colpi di scena, l’impressione di tutti è che questa sia una scelta lungamente ponderata e definitiva.

La band newyorkese, per la speciale occasione, ha calcato il prestigioso palco del Lucca Summer Festival, nella bellissima cornice storica di piazza Napoleone, con i grandissimi Skid Row di Dave “The Snake” Sabo e Rachel Bolan in apertura.

Puntuali e nel pieno rispetto della tabella di marcia, gli Skid Row fanno il loro ingresso accolti da una calorosa standing ovation sulle note di ‘Slave To The Grind‘, dando così inizio ad un set infuocato che si consumerà in appena un’ora ed omaggerà prevalentemente i due album d’eccellenza della band americana, “Skid Row” del 1989 e “Slave To The Grind” del 1991.
Proprio da queste due pietre miliari, il gruppo snocciolerà alcune delle hit di maggior successo, come l’omonima ‘Slave To The Grind‘, ‘Piece Of Me‘, ‘Monkey Business‘, ‘18 And Life‘ o ancora ‘I Remember You‘, con Dave “The Snake” Sabo alle prese con la chitarra acustica, pronto ad accompagnare la voce tuonante di Erik Grönwall, il nuovo innesto di casa Skid Row, con i quali i nostri proprio lo scorso anno hanno pubblicato l’ultimo lavoro in studio, “The Gang’s All Here”.
Proprio quest’ultimo disco verrà sacrificato molto in questa sede live e da esso verrà tratto solamente l’omonima titletrack che ci presenta una band affiatata ed energica.
Un vero peccato, ahimé, perché per chi, come la sottoscritta, conosce il bagaglio musicale di Grönwall, sa perfettamente di che pasta sia fatto il vocalist svedese, tornato pienamente in forma dopo una parentesi molto sofferta (il cantante ha combattuto a lungo contro la leucemia, ndr) e pronto a tornare a calcare il palco anche dopo la sua separazione con gli H.E.A.T., band nella quale ha militato dal 2012, anno che lo decretò vincitore a Pop Idol, al 2020.
Ed è proprio lo stesso Grönwall ad attirare su di sé tutta la attenzione possibile: con il suo carisma e la sua forte presenza scenica, lo svedese sa perfettamente come trascinare il pubblico, che si unisce a lui in cori e ovazioni e lo accompagna vocalmente per tutta la durata del set.
Con ‘Youth Gone Wild‘, altro storico pezzo da 90, gli Skid Row si apprestano a salutare il caldo pubblico di Lucca, già bello carico e pronto ad esplodere con l’ingresso on stage degli headliner della serata.
In questo contesto, possiamo certamente dire che Grönwall, dopo un solo anno di militanza nella band, ha già dato un ottima prova di essere il vocalist giusto per gli Skid Row, essendo anche il timbro vocale dello svedese quantomeno il più vicino a quello di Sebastian Bach e, al momento, non ci resta che sperare in altri nuovi appuntamenti nel nostro paese, per poter godere maggiormente di uno spettacolo e di una band che ha ancora molto da offrire.

Skid Row

«You wanted the best! You’ve got the best! The hottest band in the world… KISS»

Si potrebbe riassumere così, con questa sintetica frase, il motto di vita di una delle migliori, se non la migliore, band di tutti i tempi.
A distanza di appena un anno dalla loro ultima performance tenutasi a Verona, i Kiss si accingono davvero a regalare l’ultimo maestoso show in Italia, prima della data conclusiva del prossimo 2 dicembre al Madison Square Garden di New York, non molto lontano dal luogo in cui la band, oltre 50 anni fa, fece il proprio esordio, mettendo così la parola fine ad una lunghissima e stellare carriera.
Cala il tendone, inizia il più grande spettacolo del mondo!
Per chi mastica pane e Kiss da una vita, già saprà che la scaletta è la classica, amatissima di sempre, con ‘Detroit Rock City‘ ad aprire in modo dirompente le due ore e un quarto di show, con effetti pirotecnici, fuochi, esplosioni (totalmente assenti, invece, nella precedente data italiana, a causa di un rigido divieto posto dal comune di Verona, ndr), coriandoli e pedane volanti ad animare il coloratissimo palco e palate su palate di plettri lanciati in regalo al pubblico durante il corso della serata.
Tommy Thayer, Paul Stanley, Gene Simmons ed Eric Singer sono i fantastici quattro, i loro nomi sono scolpiti nel firmamento dei più grandi, anzi grandissimi della storia della musica rock.
Questa sera i nostri eroi hanno dato per l’ennesima volta prova della loro incommensurabile bravura, trascinandoci tutti in un sogno ad occhi aperti fatto di balocchi, magie musicali e sceniche che hanno provocato un sincero stupore generale, come se fosse sempre la prima volta.
Ed erano tanti i bambini presenti per l’occasione, la nuova generazione della Kiss Army, che in braccio ai papà e alle mamme truccate hanno potuto godere ed emozionarsi davanti al più grande spettacolo del mondo, che solo loro, in cinquant’anni di gloriosa carriera sono stati capaci di fare.
La Kiss Army non morirà mai.

Kiss

Elencare i pezzi che si sono succeduti in scaletta sarebbe superfluo, li conosciamo e li conoscete tutti, e come noi li avete tutti nel cuore e negli occhi, specialmente ‘I Was Made for Lovin’ You‘, la cui esibizione è stata arricchita da palloni gonfiabili caratterizzati dal logo della band e ‘Rock and Roll All Nite‘, con la sua sfilata di coriandoli sparati a cannone sul pubblico, che sanciscono con un groppo in gola la fine di una mitica e gloriosa cavalcata, che speriamo possa non essere l’ultima.
«Lucca, spero che tu ti sia divertita. Non ti dimenticheremo mai, ti amiamo. Arrivederci»: con questa bellissima frase Paul Stanley e soci salutano la città toscana e si congedano tra le fiamme, per poi apprestarsi ad impacchettare il loro “Psycho Circus” per la tappa successiva del tour, alla SAP Arena di Mannheim, in Germania.

Il rock, quindi, non è affatto morto, come si è spesso sentito dire in questi ultimi anni e i Kiss lo hanno dimostrato alla grande in questa ultima occasione, di fronte ad un pubblico di oltre 15 mila astanti.
Come menzionato in calce all’articolo, l’ultimo vero appuntamento della band si terrà a dicembre, là dove tutto è iniziato nel 1973.
Non ci è dato sapere se, effettivamente, questa volta il capitolo Kiss si concluderà definitivamente o se, al contrario, il circo psicotico tornerà a calcare il palco per altre nuove avventure.
Ciò che è certo è che, tra nostalgia e batticuore, la band new yorkese lascerà sicuramente un grandissimo vuoto nei cuori di tutti.

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Lucca, 29 giugno 2023
© Stefano Panaro / ONR

Kiss

Skid Row

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