Speciale #1 Premio Buscaglione 2016

Il Premio Buscaglione è un concorso a cadenza biennale dedicato alla figura artistica di Fred Buscaglione, e nelle prime tre edizioni si è affermato quale una delle più interessanti manifestazioni italiane di canzone d’autore.
Tornato anche quest’anno, molti sono gli artisti che si sono iscritti per poter partecipare ma solo in 10 hanno passato il turno della semifinale:

Albedo, Blindur,
Calvino, Dagomago,
Fiorino, Giorgieness,
La Municipàl , Le Mura,
Lo Straniero (voto popolare) e Seo

In cinque speciali appuntamenti vogliamo proporre ai lettori un approfondimento nel quale, a due a due, andremo insieme alla scoperta di chi ha passato lo scoglio delle selezioni: brevi interviste, volutamente con le stesse domande, per conoscere meglio chi sono coloro ad un passo dalla finale e dalla vincita dell’edizione 2016 del Premio Buscaglione.


Calvino

CalvinoCalvino, nome d’arte di Niccolo’ Lavelli, è un cantante e musicista indipendente italiano.
Dopo una manciata di singoli autoprodotti e diversi live nei club del nord Italia, Niccolò entra al Blend Noise Studio di Milano, dove sotto la guida di Federico Bortoletto e Filippo Corbella inizia una graduale metamorfosi che si evolve nel suo progetto attuale.

Che cosa significa per te il Premio Buscaglione?

Suonare a Torino per la prima volta. Ansia per la competizione. Felicità per l’incontro con altri gruppi.

Cosa ti ha spinto alla candidatura per questo Premio?

L’entusiasmo e la presa bene che trasudano dal concorso.

Il Premio Buscaglione è un concorso che premia la musica emergente: in quanto tale, parteciperesti mai ad un talent show?

Non parteciperei. Avrei il terrore di essere frainteso e di dover rientrare in canoni che non mi appartengono.

La figura di Fred Buscaglione cosa può insegnare ai musicisti moderni?

La sperimentazione, il confronto con la musica estera e le rivoluzioni sonore che ci circondano senza timori reverenziali.

Il sogno nel cassetto che ancora non hai realizzato.

Avere un sogno nel cassetto renderebbe tutto molto più chiaro. Forse mi manca un sogno nel cassetto.


Dagomago

DagomagoI Dagomago sono in quattro e vivono a Torino: Matteo Buranello, Andrea Pizzato, Luca Buranello e Mattia Gabrielli.
Il gruppo nasce nel 2013 in un piccolo studio sulle colline biellesi dove registra con la Vina Records “Evviva la deriva”, il primo disco, realizzato anche grazie ad una campagna di crowdfunding su Musicraiser.

Che cosa significa per te il Premio Buscaglione?

Il Premio Buscaglione per noi è una grande occasione, un’opportunità.
È un concorso con premi molto appetitosi; il suo valore sta crescendo davvero tanto e sarebbe bellissimo poterlo inserire nel nostro curriculum.

Cosa ti ha spinto alla candidatura per questo Premio?

Crediamo molto nei contest: sono un’occasione di visibilità, di nuove conoscenze, di ricchi premi e cotillon.
Sotto il Cielo di Fred è un concorso che seguiamo da tempo, sin da quando i Dagomago non c’erano ancora. Ci abbiamo anche provato, due anni fa, senza successo.
Siamo contenti di essere tra i semifinalisti.

Il Premio Buscaglione è un concorso che premia la musica emergente: in quanto tale, parteciperesti mai ad un talent show?

Non escludiamo mai niente a priori, anche se in questo momento rispondiamo sicuri di no.
Non ci piacciono i talent show, non li guardiamo e non li seguiamo.
A volte, anche un po’ colpevolmente, non conosciamo nemmeno i concorrenti che hanno invece grande visibilità televisiva. Preferiamo fare altro durante il tempo libero.
Non è snobismo: semplicemente crediamo che quello sia un contesto in cui la musica è soltanto un contorno a uno spettacolo televisivo neanche troppo coinvolgente, insomma. E poi non ci sentiremmo nemmeno pronti per quel tipo di esibizione.
In questa fase vogliamo suonare tanto in giro e scrivere canzoni.

La figura di Fred Buscaglione cosa può insegnare ai musicisti moderni?

Buscaglione aveva una spiccata capacità di scrivere canzoni pop, con gusto ed eleganza. Non rinunciava mai al ritornello canticchiabile e al motivo che ti resta in testa, pur scrivendo testi e musica di gran livello.
Forse a volte abbiamo un po’ paura del pop e cerchiamo di nasconderci dietro a un dito; come se fare musica che piace a tante persone volesse dire necessariamente fare musica di bassa qualità.
Non è così e Buscaglione lo aveva capito molto bene.

Il sogno nel cassetto che ancora non hai realizzato.

Nel cassetto ci sono tanti sogni, tanti obiettivi presenti e futuri.
Più che un cassetto è un forziere molto grande: c’è anche il nostro secondo disco che stiamo scrivendo e speriamo di potervi fare ascoltare presto.

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