Luigi Mariano – Canzoni all’angolo


Luigi Mariano è un cantautore salentino che ha esordito nel 2010 con l’album “Asincrono”, che ha riscosso buon successo di critica e pubblico.
A distanza di sei anni ci propone il suo nuovo lavoro, “Canzoni all’angolo”.

Non conoscevo Mariano e non ero molto convinto di voler ascoltare un album che mi rifilasse il solito polpettone indie-italiano che va tanto di moda.
Scorrendo invece i titoli delle undici tracce mi ha colpito ‘Il fantasma di Tom Joad‘, che altro non è che un adattamento in italiano di ‘The ghost of Tom Joad‘ di Springsteen.
“Chi sceglie di coverizzare un brano del genere merita almeno di essere ascoltato”, ho pensato.
Dopo il primo ascolto, il sollievo maggiore è stato dato dal fatto che Mariano non è indie.
Anzi, nel suo lavoro non nasconde minimamente il suo background cantautoriale classico, quello di un De Gregori o di un De Andrè, per intenderci.

L’album è ben riuscito, gli arrangiamenti e i testi curati nei minimi particolari.
Non per niente, nel disco troviamo le collaborazioni di Alberto Lombardi, Simone Cristicchi, Pericle Odierna e Neri Marcorè.
Mariano si muove con disinvoltura tra pezzi scanzonati, testi ironici e pezzi più intimisti con testi che sanno un po’ di denuncia sociale e un po’ di presa in giro di ciò che oggi ci circonda.
Il tutto è condito da una buona dose di sarcasmo, abbiamo sempre la sensazione di trovarci di fronte un artista che vuole dire qualcosa ma non vuole prendersi, e farsi prendere, troppo sul serio.
E quello che ci racconta è semplicemente il percorso della vita, con i suoi ricordi, le sue gioie, i suoi dolori.
Anche se Luigi Mariano si presenta (e ci presenta) questo disco in maniera semplice, l’ascolto dello stesso è tutt’altro che semplice.
Si tratta di un album che va comunque ascoltato più volte per riuscire ad assaporarne tutte le sfumature e sono convinto, dopo più ascolti, che anche quest’album avrà i suoi giusti riconoscimenti di critica e pubblico.

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