Si preannuncia una stagione all’insegna dei nomi storici del metal.

Dando uno sguardo al panorama metal internazionale, la seconda metà del 2015 vedrà scendere in campo diversi protagonisti.
Non saranno solo le band di spicco a tornare alla ribalta con nuovi dischi metal, poiché anche gruppi ‘minori’ hanno in programma nuovi lavori da proporre al pubblico.
Al momento abbiamo rivolto lo sguardo a quelli che riteniamo essere i quattro lavori metal più attesi (e meno commentati!!!) dell’ambiente: grandi nomi, grandi ritorni in scena.

Slayer

I figli della furia tornano finalmente in pista lanciando il loro dodicesimo album dal titolo “Repentless“.
Il disco uscirà l’11 settembre per la Nuclear Blast Records, e i fan non vedono l’ora di ascoltare qualcosa di nuovo.
Si tratta del primo lavoro in studio caratterizzato dall’assenza di Jeff Hanneman (deceduto nel 2013) e di Dave Lombardo.
A sostituire i due sono rispettivamente Gary Holt, storico chitarrista degli Exodus e già membro provvisorio a causa dei problemi di salute di Hanneman, e Paul Bostaph, che fece già parte della band dal ’92 al 2001.
«’Repentless‘ è il mio personale tributo a Jeff. La definisco un HannemAnthem (Inno ad Hanneman). E’ il mio punto di vista su Jeff, dice ciò che penso. Se Jeff avesse mai scritto un brano su sé stesso sarebbe stato ‘Repentless‘» (Tom Araya)

Children Of Bodom

La band di Alexi Lahio torna dopo un silenzio di 2 anni per presentare “I Worship Chaos“, il decimo album in uscita per la Nuclear Blast Records il prossimo 2 Ottobre.
L’artwork del disco è a cura Toumas Korpi, noto artista finlandese, ma la grande novità è l’addio di Roope Latvala che arriva dopo 12 anni di militanza, sostituito dal turnista Antti Wirmann.
«Volevamo lavorare con qualcuno legato alla band e sul quale poter fare affidamento, Antti è stato per noi la scelta più ovvia».
Il suo primo concerto ufficiale con la band risale al 4 giugno scorso in occasione dello Sweden Rock Festival a Solvesborg, anche se in realtà aveva già debuttato qualche giorno prima accompagnando la band durante un concerto a Nosturi, in Finlandia.
Questo disco è per i Children Of Bodom un vero e proprio punto di svolta:
«Per riassumere, è un disco arrabbiato, scuro e fottutamente accattivante. Penso che sia giusto affermare che “I Worship Chaos” è la rinascita più incazzata dei Children Of Bodom» (Alexi Lahio)

Iron Maiden

Gli Iron Maiden torneranno in scena con “The Book of Souls“, sedicesimo album studio, a 5 anni di distanza dall’ ultimo lavoro.
La pubblicazione è prevista per il 4 settembre da parte dell’etichetta Parlophone, ma è già possibile ascoltarne un primo estratto con il singolo ‘Speed of Light‘.
La band per la prima volta ha dovuto registrare un doppio cd, composto completamente di inediti, a causa della lunghezza dei brani che raggiungeranno i 92 minuti.
Particolare curioso quello della copertina (la raffigurazione di Eddie the Head) e della title track, entrambe legate alla civiltà Maya.

Motorhead

I Motorhead non hanno per niente voglia di fermarsi poiché, anche se arrivati a festeggiare il loro quarantesimo anniversario, stanno tornando alla carica con il ventiduesimo album, “Bad Magic“, in uscita per UDR Music/Motorhead Records il 28 agosto.
Particolarmente di rilievo nel disco sono la presenza di un assolo di Brian May dei Queen e della cover di ‘Sympathy for the Devil‘ dei The Rolling Stones.
Proprio per celebrare questo importante anniversario, i Motorhead hanno intrapreso a metà agoto un lungo tour che li porterà a girare per il Nord America, al quale, entro fine anno, ne seguirà un altro anche in Europa.

Se queste sono le uscite metal blasonate e tanto attese dei prossimi mesi, altri dischi meritano comunque un ascolto.
Tra quelli già usciti segnaliamo:
– Refused, “Freedom Epitaph”
– Lamb Of God, “VII: Sturm Und Drang”
– Joe Satriani , “Shockwave Supernova”
– Fear Factory, “Genexus”
– Bullet For My Valentine, “Venom”
– Soulfly, “Archangel”
– Disturbed, “Immortalized”

In uscita (e da tenere d’occhio):
– Nile, “What Should Not Be Unearthed”
– Parkway, “Drive-Ire”
– Skindred, “Volume”