Fuori Catalogo: dalla Campania alla rete, 11 canzoni per la bibliodiversità
È Fuori Catalogo il format in cui musicisti della scena indipendente raccontano i loro libri e suonano le loro canzoni
Accendere una luce sulle librerie e i musicisti indipendenti del territorio: è con questo spirito che, nell’ottobre 2015, comincia la prima stagione di Fuori Catalogo, programma di 11 puntate in onda ogni due mercoledì su YouTube.
L’idea è semplice: in ciascuna puntata, un cantautore (o una band) entra in libreria, portando un libro con sé. Così comincia a parlarne, raccontandosi per la prima volta attraverso parole scritte da altri.
È il momento in cui inizia a dipanarsi quel filo rosso che unisce musica e libri: filo che culmina in una canzone, suonata unplugged in libreria tra libri per ragazzi, edizioni rare e rompicapo in legno.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra il gruppo di videomaker indipendenti DownSide Up e il blog artistico/letterario Il Rumore delle Cose, ha già coinvolto artisti del calibro di Gnut, Giovanni Truppi, Fede ‘n’ Marlen e Blindur.
Concepito come un format multimediale, il programma si sviluppa tra il suo canale YouTube e la piattaforma del blog, dove è possibile approfondire i retroscena di ogni video e la storia dei librai che, accogliendo i musicisti a casa loro, lo hanno reso possibile.
Lungi dall’essere il mero palcoscenico di una performance, l’attenzione di Fuori Catalogo è rivolta anche alle librerie, per ricostruire percorsi cominciati, spesso, dall’evoluzione di associazioni culturali, o affiancatisi a importanti battaglie civili e ambientali.
Attraverso le interviste rilasciate dai librai, il format permette una riflessione sullo stato di salute delle librerie indipendenti campane, sperando di incentivare una pratica vecchia, ma poco diffusa: l’acquisto di un libro in uno spazio libero dalle logiche delle grandi catene di distribuzione, nel quale i titoli sono scelti in piena libertà e unicamente per il messaggio che vogliono veicolare.
Radicamento sul territorio, indipendenza, artisti di spessore e bibliodiversità: questi i segni di riconoscimento del format, che si rivolge a quelle realtà che antepongono la qualità alla quantità, anche a costo di occupare spazi marginali. Anche a costo di essere fuori catalogo.
Molte sono le novità in programma per il 2016.
La prima stagione si chiuderà il 9 marzo con una puntata speciale, girata assieme a uno dei progetti indie di maggior successo nel panorama italiano.
In autunno ne seguirà una seconda, e due nuovi format – uno dedicato al mondo della musica, e uno rivolto agli amanti dei libri – affiancheranno il programma da cui tutto è partito, per arricchire il palinsesto del canale YouTube e ampliare le possibilità di fare cultura, col linguaggio che appartiene alla nostra generazione.