Brandon Boyd e Marco Pisanelli: da Incubus e Tiromancino nasce ‘Doorway to identity’

«Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima»

Se volessimo usare una citazione di Shaw per descrivere brevemente ‘Doorway to identity‘, sicuramente useremmo questa.

Che un musicista decida di cimentarsi anche in altre discipline artistiche, si sa, non è una novità.
Che un musicista riesca a farsi notare per la sua poliedricità e per la sua bravura, invece, non è un fatto da sottovalutare.
‘Doorway to identity‘ rappresenta un viaggio a doppio senso percorso da due musicisti di spessore riconosciuti in ambito musicale e visionari al punto da riscuotere consensi anche con la pittura.

E’ stata inaugurata il 30 ottobre presso la galleria d’arte Rossmut (Roma, via dei Vascellari) l’esposizione delle opere di Brandon Boyd (Incubus) e di Seven Moods (Marco Pisanelli, Tiromancino).
Curata da Loretta di Tuccio, Doorway to identity è un incontro-confronto fra opere metaforicamente speculari, che pur seguendo stili personali e diversi tra loro legano a doppio filo le vite di questi due artisti/musicisti.

La passione grafico-pittorica di Boyd nasce durante gli anni dell’adolescenza ed arriva col tempo a caratterizzarsi sino a comporre una personale visione artistica, che si divide tra gli altri fra lavori ad inchiostro e con colori ad acqua – strumenti attraverso i quali il ritratto si fonde e diventa forma unica dotata di astrattismo e forme psichedeliche.

Seven Moods, nome d’arte di Marco Pisanelli, condivide un percorso artistico analogo a quello di Boyd ma aggiunge alle sue opere un velo di misticismo composto da simbologia esoterica.
La sua prospettiva vira verso soluzioni cromatiche cupe, ma riesce a mantenere inalterato il fascino di pitture surreali e malinconiche dotate di grande capacità comunicativa.

All’inaugurazione in via dei Vascellari è stata importante l’affluenza e la partecipazione del pubblico.
Dalle 18 alle 20.30 è stato possibile incontrare gli artisti in un appuntamento esclusivo durante il quale Boyd ha firmato le copie del suo ultimo libro – And So The Echo, una raccolta-catalogo contenente le opere di maggior rilievo.
Dalle 20.30 in poi l’apertura al pubblico con un piccolo vernissage.

Nota da non sottovalutare: quella di Roma è la prima esposizione di Boyd in Italia, nonché la quarta in Europa.
Le opere esposte alla Rossmut sono inedite per entrambi gli artisti e resteranno in mostra fino al 24 dicembre.

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Doorway to identity, Galleria Rossmut
Via dei Vascellari 33 – Trastevere (Roma)

Mostra visitabile: dal martedì al sabato dalle 11,00 alle 15,00 e dalle 16,00 alle 20,00.
Info: www.rossmut.com – info@rossmut.com – tel e fax 06 5803788

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