Typhoon – Offerings


I Typhoon con il loro nuovo lavoro dal titolo “Offerings”, quarto album, mi hanno sorpreso due volte: la prima volta alla fine del primo ascolto, per la bellezza e la grazia della loro musica, la seconda dopo svariate riproduzioni, per non averli già scoperti da anni.
Una band con un’idea di sé così chiara e una capacità narrativa del genere meriterebbe di essere sulla bocca di tutti.
Il loro merito più grande sono senz’altro i testi: sinceri, delicati, in grado di raccontare storie semplici con dolcezza.

“Offerings” è un disco molto strutturato e ambizioso, sia dal punto di vista compositivo che narrativo.
Si tratta di un concept album: la storia si snoda attraverso le esperienze di un uomo che sperimenta la perdita della memoria, e resta attaccato alla sua vita, al suo passato come ad un filo fragilissimo.
Tutta l’angoscia e il dolore di vivere in un mondo che non ci parla più – tema, se vogliamo, da affrontare anche da un punto di vista sociale, non soltanto individuale – emergono chiaramente sia nei testi che nelle melodie e negli arrangiamenti.

Per quanto riguarda il suono, esso è un elemento portante del disco, che scandisce i momenti della storia e vi attribuisce sfumature emotive che catturano l’ascoltatore. lo sviluppo narrativo è sottolineato con bravura tramite le scelte sonore, come nella prima traccia ‘Wake’, in cui si viene a creare, a seguito della scoperta del protagonista di stare perdendo i suoi ricordi, un’atmosfera gotica e angosciante. Allo stesso modo i Typhoon, nella loro versatilità, sanno usare questa sensibilità anche per creare atmosfere molto più languide come in ‘Sleep’, ultima traccia, uno struggente congedo, in cui percepiamo chiaramente l’eco di band come Surfjan Stevens e Bright Eyes.
‘The Empiricist’ è un altro brano che funziona bene: porta alla luce l’anima indie rock della band, che riesce però a personalizzare il tutto con le proprie scelte compositive, dettate come sempre da un’idea molto chiara della propria musica.
In fine possiamo dire che, nonostante la complessa struttura del concept, “Offerings” rimane un’entità in sè molto coerente, conservando la propria unità.

Hanno una grande anima questi Typhoon, e sanno il fatto loro: il risultato è senz’altro un buon disco, ben composto e fatto per restare non solo in testa, ma anche e soprattutto nel cuore.

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