Teta Mona – Sheena


Dopo vari viaggi ed esperienze musicali e non fuori dall’Italia, Teta Colamonaco, in arte Teta Mona, torna in patria per riabbracciare le sonorità classiche delle sue terre pugliesi.
Ed è proprio da questa sua voglia che, con la collaborazione di Paolo ”Prince Jaguar” Clemente, nasce ”Sheena”, il suo ultimo EP.
Il lavoro è stato suddiviso tra i due musicisti, vedendo i testi, le melodie e la voce affidati a Teta Mona e, invece, le parti strumentali, eccetto i fiati, al suo collega.
Come già detto, il sound proposto dal progetto è quello del roots raggae e del dub.
Questo, fortemente influenzato dalla cultura musicale propria dei quattro maggiori Sound System di quella zona (ovvero I&I, MurJah Warriors, Angel Dub e Gianpy Sound), si sviluppa con sostanziale eleganza e grazia.
La scelta di impostare l’Ep di Teta Mona in quattro tracce e della durata totale di poco meno di quindici minuti è sicuramente giusta, così da eliminare qualsiasi tipo di riempimento o di monotonia.
Questo breve percorso si mostra così ritmico, chiaro e soprattutto intenso.
Iniziando l’ascolto ci troviamo alle prese subito con la title track ‘Sheena’ che, trasportante e ondeggiante, ci trascina nel lento e ipnotico ritmo.
‘Rude Boy’ si presenta con la medesima chiave di lettura della precedente, nonostante il cantato più alto. Entrambe queste prime due tracce fanno dei fiati uno dei mezzi fondamentali per creare il giusto clima ipnotico, risultando così predominanti nel complesso strumentale, in modo particolare in Sheena.
La seguente ‘Collie Apple’ abbandona i prevalenti fiati sostituendoli con suoni con tendenze più electro che assestano un ambiente più minimale.
Le sonorità non presentano forti variazioni neanche con il singolo ‘Stronger Than Pain’, rimanendo così fedeli all’atmosfera innalzata fin qui, ma proprio adesso riassumono e riproducono con precisione la musica ricercata attentamente della cantante.

Sheena” è quindi il giusto risultato dell’assimilazione, da parte del duo pugliese, del background caratteristico delle terre delle Murge e di una sua buona e originale reinterpretazione.

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