Krrum – Evil Twin Ep


Il producer di Leeds Alex Krrum – per gli amici basta il cognome – , stanco di lavorare in una macelleria, è sbucato nel panorama musicale nell’autunno 2015 con il primissimo singolo ‘Morphine’, ben accolto sia dalla critica che dal pubblico – perlomeno nel Regno Unito, dove il producer ventenne è già abbastanza noto.
Il 29 gennaio 2016 è stata dunque la volta dell’Ep numero uno, “Evil Twin“, che prende il nome da un altro pezzo forte del (finora) ridotto repertorio dell’artista.
Quattro brani, ciascuno sempre attestato sui 3 minuti e mezzo abbondanti, che rendono possibile e sorprendentemente scorrevole l’amalgama tra R&B, elettronica indipendente e house dalle tinte nerastre, il tutto condito da un soul letteralmente proveniente dall’anima di chi canta (fidati collaboratori che fanno sfigurare tanti vocalist odierni, come dimostra ‘Morphine’) e che ben si sposa con la circuiteria circostante.

I fiati di ‘Evil Twin’ danno un taglio baldanzoso e al contempo trionfale all’incipit, ricordando ‘Fragment Two’ dei These New Puritans, e accompagnano l’upbeat steso su un loop di vocalizzi femminili.
‘Unveil’ sopraggiunge per terza con il suo ritmo al rallentatore e smorza i toni danzerecci abbandonandosi a un riff di chitarra dolcemente adagiata sulla base elettronica. La chiusura ‘Minnows’ è giocata su pochi elementi che girano attorno allo stipite delle voci maschili levigate e in falsetto, interrotte solo verso la seconda metà del brano da una chitarra che funge da preludio a un’apertura ritmica finale, stoppata a sua volta dall’ultima linea delle liriche.

Questo Ep è una bella prova per un così giovane produttore che ha scelto di inchiodare grembiule e coltello al muro per dedicarsi a tutt’altro. Se ne raccomanda l’ascolto specialmente ai patiti di house ed indietronica, sperando che il futuro ci porti qualcosa di più sostanzioso.

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