Julien Baker – Turn Out the Lights


Ottobre è il mese che segna definitivamente la fine dell’estate, i paesaggi si tingono dei colori autunnali, col cadere delle foglie l’atmosfera si dipinge di un rosso/marrone malinconico spesso avvolto dal grigio di pioggia e nebbia.
Un mese perfetto per la pubblicazione del nuovo lavoro di Julien Baker.
La cantautrice americana, infatti, riesce come pochi altri artisti a trasformare e far fluire in musica le sue emozioni e anche le sue paure.
Il nuovo album, intitolato “Turn Out the Lights” (2017), successivo a “Sprained Ankle” di tre anni fa, è uscito per l’etichetta Matador Records, è stato registrato al Tennessee’s Ardent Studios con l’aiuto di Cameron Boucher (Sorority Noise e Old Gray) e ha visto la collaborazione di Camille Faulkner al violino.

Julien Baker racconta a suo modo la propria vita fatta di momenti dolorosi, rimpianti, desideri, angosce e speranze, che appartengono all’intero genere umano per sua natura vulnerabile e che, nelle pieghe della sua fragilità, spesso si trova a cercare una mano e una voce amica, come appunto quella dell’artista, che rassicuri e allievi la solitudine che accompagna ogni essere vivente.

Rispetto a “Sprained Ankle” il sound dell’artista mostra una crescita importante, il precedente lavoro era infatti decisamente più semplice ed essenziale.
L’evoluzione si avverte negli arrangiamenti, molto più complessi e costruiti, nei quali la chitarra ha perso la presenza dominante che aveva avuto in precedenza e che adesso, è stata sostituita dal piano.
Le atmosfere del nuovo album sono certamente più eleganti, la voce di J.B. è sempre chiara e cristallina e in alcuni momenti sale e si dilata creando momenti di forte intensità emotiva.

“Turn Out the Lights” è quindi un album di ampio respiro, rivolto ad un pubblico con cui Julien Baker riesce a dialogare creando un contatto diretto e affascinandolo attraverso il suo canto caldo e rassicurante.

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