Gli Sportivi – Fuzz Days

“Fuzz Days”: per chi ama il vero rock’n’roll questo album sarà manna dal cielo.

Gli Sportivi sono un duo veneziano, chitarra e batteria, che insieme sembrano però creare un’intera band. Sonorità provenienti direttamente dagli anni ’70 si mischiano a testi accattivanti e distorsioni moderne, dando come risultato un album che richiama alla memoria il rock di quel periodo senza però scimmiottarlo.
Guidati dal suono della chitarra, che più distorto non può essere, sembra di entrare in un tunnel spazio-elettrico-temporale in cui si possono scorgere da lontano Jimi Hendrix e Jack White che ridono e bevono a casa di Robert Johnson.
Il nome scelto per l’album gioca sull’ambiguità del termine “fuzz”, difficilmente traducibile in italiano.
‘Fuzz’ è l’effetto per chitarra tanto utilizzato dal duo, ma ha qui anche la doppia valenza di ‘confusione, annebbiamento’: “Fuzz Days” appunto.

Delle undici tracce di “Fuzz Days” cinque sono strumentali, come ad esempio ‘Crazy Cow’ che apre il disco e che non lascia spazio a dubbi sullo stile del duo.
Qui il particolare suono della chitarra sembra ricreare il muggito di una mucca realmente pazza.

I testi, semplici per poter essere imparati a memoria e gridati ai live, sono in puro stile rock’n’roll.
Così in ‘Like Before’, ‘Henry Miller (the serial killer)’ e ‘Diamond’ – rispettivamente la seconda, la terza e la quarta traccia – viene trattato l’amore nelle sue forme più varie.
Ma è pur sempre un amore rock’n’roll: malinconicamente disperato per un passato ormai perso oppure delirante e cattivo, così come gli AC/DC insegnano.
Mantenendosi sempre sulle corde di un rock moderno, l’album continua in un crescendo elettrico e distorto fino ad arrivare a ‘Candy Apple Dream’, brano strumentale che per il suo sound blues rompe con il ritmo ossessivo dei brani precedenti.
Il brano che chiude “Fuzz Days” lascia in bocca quel sapore dolceamaro da fine serata, da fine concerto, quando ormai la band con l’ultimo pezzo sembra dirti ‘It’s All Over’.

Così come Gli Sportivi stessi hanno affermato, «l’intento con “Fuzz Days” era di creare musica da Wild Party»: ci sono riusciti benissimo.

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