Glass Cosmos – Disguise of the Species


Torniamo ad esplorare il bollente pentolone della scena emergente nazionale.
Oggi abbiamo preso in esame i Glass Cosmos, una band del profondo nord che viene dalla zona bergamasca.
Il quartetto dei Glass Cosmos arriva al primo lavoro (autoprodotto) dopo anni di collaborazioni e varie esperienze musicali: Disguise of the Species è composto di 11 tracce che attingono ispirazione da un rock classico, contaminato da spruzzi di new wave e post punk.
Le composizioni di Disguise of the Species ricopiano tutte la stessa formula, hanno tutte la stessa matrice.
Tra i momenti migliori dell’album sottolineerei It Won’t be long till dawn, O tempora o Mores e A Slim Pixie Thin And Forlorn.
La gran parte del disco, dicevo, ha un suono classico ma tutto sommato spumeggiante.
Peccato solo che tanta vitalità si infranga contro testi di sofferenza e pena che forse poco hanno a che fare con tanta energia. Ammetto che i testi di Disguise of the Species sono la cosa che meno mi ha colpito in assoluto, e mi sono sentito quasi sollevato quando ho scoperto che The Bilderberg Club è una instrumental song.
The Bilderberg Club lo reputo un manifesto all’interno di Disguise of the Species, un manifesto agli intenti: dal titolo ci si sarebbe aspettato un attacco frontale a specifici tipi di potere, ma così non è fortunatamente, perché un attacco di questo tipo, in Disguise of the Species, sarebbe stato veramente fuori luogo.
Da troppo tempo ormai mancano band in grado di smuovere le coscienze e agitare le masse.
Alla fine l’esordio dei Glass Cosmos, risulta essere un prodotto acerbo.
Anzi, più che acerbo direi innocuo, che nulla aggiunge alla scena nazionale.
Di prodotti come Disguise of the Species ne abbiamo sentiti a bizzeffe, ma cosa è mancato a questo LP?
Sicuramente la schiettezza e la crudezza del primo disco per antonomasia.
Disguise of the Species appare come un disco di rock liceale col solo vantaggio di esser stato ben registrato e ben arrangiato.
È mancata la voglia di distinguersi, di sperimentare, di arrivare alle persone con un prodotto fresco e diverso: la voglia di dire “noi siamo i Glass Cosmos“.
Se ti piacciono ascolta anche i The Kordz con il disco Beauty & The East.

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