Ásgeir – Afterglow


Ásgeir è un cantautore islandese che ha mosso i suoi primi passi nel mondo della musica nel 2012, con un album cantato nella sua lingua – onesto ma fondamentalmente senza grandi pretese di successo fuori dall’Islanda.
La sua delicatezza e sensibilità hanno fatto breccia ben oltre i confini nazionali, permettendogli di pubblicare nel 2014 “In The Silence”, una nuova versione del disco d’esordio, stavolta con testi in lingua inglese adatti ad una ampia diffusione internazionale.

“Afterglow” è il suo secondo album in inglese dal carattere carismatico ed ambizioso, con cui Ásgeir si cimenta con stili e sonorità che producono risultati molto diversi dal passato: messo da parte – anche se ma mai del tutto – l’indie folk che lo aveva reso noto al vasto pubblico europeo, può divertirsi a giocare con brani ricercati, più vicini all’r’n’b come ‘Unbound’, o osare al massimo con un pop delicato e sfrontato allo stesso tempo, ed è il caso di ‘Stardust’.
“Afterglow” è uscito il 5 maggio 2017 per la One Little Indian, ed è pieno di belle sorprese.
Veniamo catturati da linee melodiche interessanti dall’ottimo potenziale commerciale, sebbene non banali o noiose, oltre a lasciarci incantare da una rara capacità di creare atmosfere intime ed eteree.
Possiamo godere, inoltre, di una notevole varietà di stili e influenze nuove pur senza mai abbandonare i punti di riferimento di sempre: le linee vocali, ad esempio, sottili e vibranti, sempre a seldamente ancorati ad una nota ma in procinto di fuggire verso la successiva, non possono che ricordare Justin Vernon dei Bon Iver.

“Afterglow” contiene in prevalenza canzoni dal testo introspettivo, sognante.
I temi prediletti sono i sentimenti e le speranze, ritratti e raccontati con la maestria di un ispirato e delicato paesaggista, orientato dalla speciale sensibilità per ciò che è più vivo e profondo. Qualitativamente i testi sono molto buoni, che presentano soluzioni lineari ma intense, poetiche ma senza eccedere.
Visto il mood del disco, anche sotto il profilo musicale non mancano pezzi emotivamente più toccanti, come il climax ascendente della melodia di ‘Here comes the wave in’, o la delicatezza electro-folk affatto ingenua di ‘New Day’.
Nei brani più languidi e sentimentali la melodia è spesso affidata alle linee vocali, grazie anche al timbro riconoscibile, ma l’accompagnamento musicale è tutt’altro che trascurato, riveste anzi un ruolo di primo piano nel dar vita ad una struttura stratificata che crea profondità, e contribuisce a dare personalità ad ogni singolo brano, anche con il sapiente utilizzo di strumentazione di natura elettronica.

“Afterglow” unisce quindi uno stile folk sincero e autentico ad un gusto più ricercato ed internazionale, è un lavoro forse non del tutto unitario ma che permette un estremamente piacevole, adatto a soddisfare esigenze diverse.

 

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