Skye and Ross: attingere dalle proprie radici per rinascere insieme

Avete mai avuto la sensazione di aver bisogno di visitare un qualche luogo, mentale o fisico che sia?
Se la risposta è positiva, vi segnalo con piacere Skye Edwards e Ross Godfrey, due personalità che vi solleveranno con estrema tenerezza e vi porteranno al centro del loro mondo grazie all’album “Skye| Ross”, frutto dell’omonimo progetto nato dalle ceneri dei Morcheeba.
Il duo ha dato alle stampe l’album lo scorso 2 settembre (Cooking Vinyl) anche se il lavoro è stato anticipato da diversi singoli sin dal novembre del 2015 utilizzando la piattaforma di Soundcloud.

All’ascolto dei brani proposti in questo nuovo cammino è evidente che Skye and Ross siano in grado di soddisfare quel bisogno, quella necessità di fuga che a volte coglie le persone in modo più o meno inaspettato.
Mi sono chiesto spesso come siano stati in grado di tratteggiare così bene atmosfere che sembrano calate in maniera profonda nel tessuto urbano.
Forse è merito di una vocalità delicata, mai sopra le righe ed ordinata?
Skye Edwards in effetti è esattamente così, ma carica al contempo di un’uggiosa dolcezza pronta a lasciare alla strumentazione del collega Ross Godfrey il compito di incorniciare alla perfezione l’istantanea che hanno scattato insieme della loro città al calare del buio mentre qualche goccia di pioggia rigava l’obiettivo. Ne ho parlato proprio con Skye Edwards in occasione del tour promozionale che ha visto il duo protagonista a Terni (vedi la gallery del concerto qui).

Ho letto che tu e Ross avete scritto questo album restando ognuno nella propria casa.
È così importante l’ambiente circostante per l’alchimia della musica tra artisti che si conoscono da anni come voi?

È stato davvero bello essere in grado di registrare l’album “Skye and Ross” nelle nostre case.
Abbiamo entrambi famiglia, era quindi più facile per noi registrare le idee la sera, una volta che i bambini erano a letto.
Non abbiamo dovuto organizzare uno studio fino a quando non ci siamo trovati a dover registrare la batteria dal vivo.
Il non aver avuto limiti di tempo ha decisamente contribuito al mantenimento di un’atmosfera rilassata.

Skye and Ross

Vent’anni fa è stato rilasciato il vostro primo album come Morcheeba: tante cose sono succese in questi anni ma ora sei di nuovo insieme a Ross.
Qual è la differenza nel vostro rapporto tra il 1996 e il 2016?

Ero molto timida nel 1996: cantavo in modo tranquillo e mi mancava la fiducia in me stessa.
Quando abbiamo iniziato ad esibirci dal vivo ero molto nervosa e avevo anche pochissima esperienza.
Vent’anni dopo sono sicuramente più audace.
Mi piace molto esibirmi sul palco anche se mi sento ancora nervosa prima del concerto: spesso, ad esempio, divento inappetente.

Avresti mai immaginato questo percorso, quando eri agli inizi della tua carriera?

No, non avrei potuto immaginare la carriera che abbiamo avuto.
È stata una vera corsa sulle montagne russe e personalmente sono molto grata di essere ancora qui, a scrivere nuove canzoni e andare in tour.

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Parliamo di musica: cosa ci doabbiamo aspettare da questo album?
Il sound attinge dalle vostre radici o è qualcosa che non vi abbiamo mai sentito fare prima?

Sì, le radici sonore sono vicine alle prime registrazioni dei Morcheeba e nel complesso tutto suonerà sicuramente familiare ai fans della band, soprattutto grazie alla mia voce e alla magia che prende vita dalle chitarre di Ross.
Abbiamo comunque aggiunto anche degli elementi organici usando la batteria dal vivo, cercando di togliere la sensazione di hip-hop programmato che si percepisce talvolta con i Morcheeba.

C’è qualcosa che ti manca, al momento?

Al momento penso solo al tour, e nella schedule prevista per questo disco mancano diversi Paesi che vorrei visitare e nei quali mi piacerebbe molto esibirmi.
Penso al Giappone, l’Islanda, il Marocco.

Oca Nera Rock è una rivista che si occupa per lo più di musica emergente: cosa diresti ad un musicista che sta cercando di ottenere un suo spazio in questo mondo?

Penso sia davvero difficile per i giovani d’oggi iniziare una propria carriera.
Per certi versi è molto facile creare musica, soprattutto grazie alle nuove tecnologie si possono creare melodie addirittura solo con un iPhone.
Ci sono inoltre molti modi per poter condividere la propria musica, ma al contempo ciò non significa che siano tutti artisti coloro che caricano i propri lavori su Youtube o Soundcloud.
Come riuscire a farsi notare, dunque?
Non lo so davvero, forse al giorno d’oggi sarebbe meglio avere una canzone incredibilmente assurda in grado di catturare l’attenzione e distoglierla da tutto il resto.

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