Tornare a stupirsi: intervista ai Linea 77

È cominciato lo scorso 4 aprile il nuovo tour dei Linea 77.
In occasione della tappa romana presso l’Orion Live Club abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Paolo Paganelli, uno dei due chitarristi del gruppo torinese, in occasione della recente pubblicazione di ‘Oh!‘, il loro nuovo album.

Come nasce l’idea di questo ultimo disco?

Nasce dalla ricerca dello stupore. Il messaggio è: tornare a stupirsi sia in senso negativo sia in senso positivo, a voi la scelta. Ormai siamo assuefatti a qualsiasi cosa, siamo abituati a tutto. Lo stupore è diventato una cosa rara. Dobbiamo tornare a stupirci, a scuotere la nostra coscienza.

Come nasce la collaborazione con il rapper En?gma? È stato facile fondere il rap con sonorità più brutali?

In realtà si mischiano bene, è stato facile.
Cercavamo una sintesi tra i due stili.
Siamo ascoltatori di musica rap e abbiamo sempre voluto fare un esperimento del genere.
Su En?gma poi non avevamo dubbi perchè è un rapper che esce fuori dai canoni del rap, si dedica a tematiche importanti e non alle vicende della strada come fanno gli altri rapper – vicende che tra l’altro non conoscono affatto (ride, NdR).
Abbiamo buttato giù qualcosa e il risultato è stato il brano ‘Divide Et Impera‘.

Durante i vostri tour in quale città avete trovato un pubblico più caloroso?
Dove siete maggiormente apprezzati?

Non c’è un pubblico più caloroso degli altri.
Forse al sud Italia c’è più calore ma è dovuto dal fatto che al sud facciamo meno live.
Sarebbe comunque ingiusto dire che il pubblico del sud è quello più affezionato a noi rispetto al nord Italia. Ad esempio a casa nostra, a Torino, sono molto calorosi. Ecco, forse in Veneto riceviamo sempre più calore.

Cosa ascoltano i Linea 77 al di fuori di quello che suonano?

Quello che ascoltiamo è diverso da quello che suoniamo.
Siamo delle personalità differenti l’una dall’altra, quindi gli ascolti sono tanti e variegati: passiamo dal folk acustico al black metal.

Progetti per il futuro?

Ne abbiamo a pacchi.
Non ci piace stare fermi, abbiamo già cominciato a pensare al nuovo album. E l’album successivo è sempre il migliore.

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