Rival Sons, le foto del concerto a Padova

di Nadja Patuzzo 12 Giugno 2025

Rival Sons, una serata tra blues, rock, psichedelia e pura energia
A Padova una data attesa da mesi, unica tappa italiana del tour europeo
Padova, 12 Giugno 2025
Un concerto diventato realtà con uno show esclusivo e carico di vibrazioni. La band californiana ha scelto proprio Padova come unica data italiana da headliner, trasformando il palco in un’esperienza sensoriale che ha attraversato passato e futuro, tra sonorità blues, hard rock e psichedelia.
Radici profonde e sguardo al futuro
Nati a Long Beach (California) nel 2008, i Rival Sons – con Jay Buchanan alla voce, Scott Holiday alla chitarra, Mike Miley alla batteria e Dave Beste al basso – si sono affermati nel panorama rock internazionale grazie ad album cult come Pressure and Time (2011), Great Western Valkyrie (2014) e Feral Roots (2019), quest’ultimo nominato a due Grammy Awards.
Nel 2023, con l’uscita ravvicinata di Darkfighter (2 giugno) e Lightbringer (20 ottobre), la band ha lanciato un nuovo capitolo creativo. Due dischi speculari, prodotti da Dave Cobb, che segnano una svolta sonora e una rinnovata vitalità artistica, acclamati da critica e pubblico.
Quando il rock diventa rito collettivo
Alle 20:00 le luci si abbassano. Il pubblico esplode. I Rival Sons aprono con Mirrors, creando subito un’atmosfera densa e magnetica. Jay Buchanan domina la scena con la sua voce unica, che si muove fluida tra sussurri intensi e grida liriche. La scaletta intreccia sapientemente i brani dei due nuovi album con i classici amati dai fan: Bird in the Hand, Nobody Wants to Die, Electric Man, Pressure and Time, Shooting Stars – quest’ultima dedicata «a chi soffre, a chi non è più con noi», come già accaduto nel live di Glasgow nel 2023.
Ogni canzone diventa un momento condiviso, un punto d’incontro tra palco e platea. La Hall vibra, letteralmente, di emozione.
Una scaletta che unisce anima e muscoli
La performance dei Rival Sons a Padova è un viaggio potente ed emotivo. Do Your Worst incendia la sala, Feral Rootsconferma la loro maturità musicale, mentre Open My Eyes e Keep On Swinging infiammano i fan di vecchia data. Non mancano momenti di introspezione: Mosaic, con le sue sfumature prog‑psichedeliche, racconta il lato più sperimentale della band.
Il suono è nitido e coinvolgente: la chitarra di Holiday pulsa tra suggestioni à la Jeff Beck e Billy Gibbons, la batteria di Miley è precisa e martellante, il basso di Beste solido e vibrante. Tra i momenti più intensi, il duetto acustico in Shooting Stars e il travolgente assolo finale su Pressure and Time.
Un live intimo e potente
A rendere speciale questo concerto non è solo la musica, ma l’atmosfera del club. Dopo i grandi stadi (nel 2023 aprivano i Guns N’ Roses a Firenze), i Rival Sons hanno scelto Padova per tornare a un contatto diretto con il pubblico. Nessuna distanza, solo occhi negli occhi, sudore, vibrazioni reali.
Una scaletta perfettamente bilanciata tra successi come Too Bad ed Electric Man, e nuovi brani come Rapture, Guillotine, Darkside, che mostrano una band in continua evoluzione, fedele alle proprie radici ma con lo sguardo fisso sull’orizzonte.
L’opening con James & The Cold Gun
Sul palco della Hall a Padova, l’exploit iniziale è stato firmato da James & The Cold Gun, band di apertura cannibalizzata dal pubblico rock, capaci di imprimere subito mood e atmosfera prima del trionfo dei Rival Sons .
Le foto del pubblico
.