
Lucio Corsi, le foto del concerto a Bologna
Lucio Corsi è un trionfo tra glam, natura e poesia
Il cantautore toscano porta a Bologna la sua visione surreale del mondo, tra folk psichedelico, glitter e malinconia da provincia italiana
Bologna, 13 Aprile 2025
Il palco dell’Estragon Club di Bologna si è trasformato in una finestra spalancata su un mondo immaginario eppure fin troppo reale, quello di Lucio Corsi. Un concerto che è stato più di una semplice performance musicale: un piccolo spettacolo onirico, dove la provincia toscana incontra l’universo glam rock, e le storie diventano favole cantate tra echi di David Bowie, suoni vintage e liriche moderne.
Lucio Corsi non è un artista qualunque. Classe 1993, originario di Orbetello, è un cantautore e performer che ha saputo costruirsi negli anni un’identità unica, riconoscibile al primo ascolto – e al primo sguardo. Il suo stile fonde musica e immaginario visivo, con una forte componente narrativa: ogni canzone è un piccolo racconto, un frammento di un’Italia fuori dal tempo, popolata da gatti volanti, contadini cosmici e sogni a colori pastello.
All’Estragon, Lucio ha portato in scena i brani del suo ultimo disco “Volevo essere un duro”, mescolandoli ai classici del suo repertorio. Tra luci teatrali, outfit scintillanti e una band affiatata, il pubblico ha vissuto un’esperienza sospesa tra sogno e realtà.
Corsi è uno di quegli artisti che non si limitano a suonare, ma abitano il palco come fosse un’estensione del proprio mondo. E il pubblico bolognese, attento e partecipe, ha risposto con calore, cantando, sorridendo, sognando.
Lucio Corsi è una delle voci più poetiche, visionarie e necessarie della musica italiana contemporanea: uno che andava scoperto ben prima di Sanremo 2025.