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Combichrist, le foto del concerto a Bologna

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di Arianna Govoni
8 Maggio 2025
Combichrist

I Combichrist sono tornati con la forza di un uragano industriale

Il nuovo tour “Still Making Monsters 2025” ha incendiato Bologna

Bologna, 07 Maggio 2025

Due date, due città, la prima tappa all’Alchemica di Bologna per un appuntamento che ha visto protagonista una delle band simbolo dell’electro-industrial metal.

Combichrist

I Combichrist nascono nel 2003 da un’idea di Andy LaPlegua. Originari della Norvegia, uniscono ritmi martellanti, synth aggressivi e sonorità metal. La loro musica è pura energia, caos controllato, potenza visiva e sonora. In scaletta nel live di Bologna hanno inserito brani iconici e nuove tracce, contraddistinte dal sound più maturo. Il pubblico ha cantato mosso da una scarica di adrenalina continua. Il palco? Un’esplosione di luci, fumo e colpi elettronici.

Andy, frontman carismatico e animale da palcoscenico, ha dominato la scena con grinta, sudore e una connessione totale con i fan sotto palco.

Con i Combichrist la temperatura è salita alle stelle: i fan erano lì per loro, carichi di attesa e passione.
Dal primo pezzo, il locale si è trasformato in una bolgia infernale.

Ogni canzone è stata accolta da un boato e tra le più acclamate ritroviamo ‘What The Fuck Is Wrong With You?’, ‘Throat Full Of Glass’ e ‘Never Surrender’. Nuovi brani come ‘Not My Enemy’ hanno dimostrato la continua evoluzione del loro stile. Il pubblico? Devoto, partecipe, travolto. 

Extize

Ma la serata non è iniziata con i Combichrist: ad aprire le danze, tre band internazionali della scena dark-industrial., tra i quali i primi a salire sul palco sono stati i francesi Extize.
Un mix travolgente di industrial, cyberpunk e provocazione pura. Volti dipinti, outfit estremi e synth taglienti hanno acceso la platea. Un inno alla ribellione elettronica.

Crimson Veil

Subito dopo, spazio ai misteriosi Crimson Veil. Progetto emergente ma già ampiamente apprezzato nel circuito alternativo, i Crimson Veil hanno un suono etereo, oscuro, pieno di tensione emotiva. Hanno portato sul palco un’atmosfera gotica e intensa. Voce femminile magnetica, scenografie da sogno e incubi.

Esoterik

Infine, gli Esoterik, band americana dark-electro: sonorità elettroniche e melodiche, con un’energia interessante.
Un perfetto ponte tra il darkwave classico e l’industrial moderno.