Will And The People live a Bergamo: il sole tra la nebbia

Bergamo (come il resto della Lombardia) in questi giorni è assediata da una nebbia profonda e densa che si taglia con il coltello.
In una serata dello storico programma televisivo “Portobello“, un uomo spiegò la sua teoria secondo cui per liberare la pianura padana dalla nebbia e rivedere il sole sarebbe stato necessario abbattere con una ruspa i monti della Liguria: in questo modo si sarebbe creata una valvola di sfogo per l’aria.
Personalmente preferisco lasciare la soluzione “ruspe” ad altre persone e prediligere la soluzione trovata dal Druso: importare il sole direttamente dalla Giamaica e rubarne un po’ ai poveri inglesi, con un serata tutta dal sapore reggae e ska.
Per questo motivo il weekend a Bergamo comincia con un doppio live set esplosivo con l’esibizione l’11 dicembre della band reggae Shame&Skandal e con la performance degli inglesi Will And The People.

I primi a salire sul palco sono i Shame&Skandal: la band reggae che si divide tra Bergamo e Milano, propone un repertorio interamente originale ed ha recentemente pubblicato il primo singolo, ‘Blackheart Man’. La band è composta da quattro elementi strumentali e due bravissime cantanti: “Sistah” Awa e “Sistah” Valentina.
Le due ragazze catalizzano le good vibrations della band e ci mettono tutto il cuore, su quel palco: il sole e le sonorità tipicamente reggae riempiono in fretta il locale.
Brani come ‘Babylon – The Lion’ e ‘Blackheart Man’ sono travolgenti e danno prova delle grandi potenzialità della band. La voce delicata di Valentina s’intreccia con quella grave di Awa, diventando un suono unico ed irresistibile.
Il set scorre energico, il pubblico sotto al palco ondeggia a tempo e sul palco si diffondono grandi sorrisi.

I Will And The People iniziano il loro show dopo un lungo cambio palco, ma una volta partiti diventano inarestabili. Dopo una serie di date in tutti i paesi del mondo, tornano anche in Italia per un mini un tour che si conclude proprio stasera con la data di Bergamo. Qualche giorno in terra italiana sono bastati per insegnare a Will Rendle a gesticolare mentre parla, proprio come un vero italiano ed a fargli imparare il proverbio «Dal fondo del barile si può solo risalire».
Will guida la band con carisma e personalità, dando vita ad un’esibizione fantastica: le atmosfere reggae che ci hanno appena lasciati, si fondono a quelle ska e ad un atteggiamento decisamente punk. Il sole che hanno portato i Shame&Skandal splende ancora più forte con i brani della band inglese.

I pezzi del nuovo disco “Whistleblower” si mescolano con i lavori precedenti, creando una miscela esplosiva che riesce a far smuovere anche i più reticenti del variegato pubblico presente.
Will and the people - Indie Druso, Ranica
‘Masterpice’ è un piccolo gioiellino, ‘The Game’ è profonda e straziante.
L’apice del party lo raggiungiamo con la stupenda ‘Lion In the Morning Sun’, che trasforma il Druso in una vera e propria bolgia e che a tutti gli effetti è il manifesto dei Will And The People.
Il party sembra ormai finito, ma c’è ancora spazio per un’ultima sorpresa.
Will e i ragazzi tornano sul palco e parte una bellissima cover di ‘Where Is My Mind’ dei Pixies: un regalo inaspettato e veramente caro.

Una volta usciti dal Druso, la nebbia si staglia ancora davanti a noi: per fortuna nel cuore abbiamo il ricordo di quello che abbiamo vissuto e siamo finalmente pronti ad affrontarla.

Photogallery a cura di Francesco Bassanelli

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Luca Nicoli

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"Che potevo saperne io di me stesso? Ero proprio io quel personaggio che riuscivo a percepire con la mia coscienza?" Amante della musica e cresciuto nei vicoli di Città Alta a Bergamo.

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