The Offspring live a Roma: un ritorno veloce agli anni Novanta

L’ultima serata concertistica del Postepay Rock in Roma 2017 si chiude il 2 agosto con un concerto molto americano e tosto – e con un buon seguito di pubblico.
Il tutto, però, è suonato un po’ datato.

La serata è iniziata al tramonto con due band alfieri del punk- hardcore.
Si è trattato dei Millencolin, dal rude atteggiamento musicale scandinavo, e i Pennywise, che sono una vera garanzia del genere.
Ora chi vi scrive da sempre non è un fan di questo genere, più che altro perché ha sempre ritenuto il punk un fenomeno molto anglosassone e degli anni Settanta, che affonda le proprie radici in un forte malcontento sociale.
Col passare degli anni si è trasformato in qualcos’altro, appunto.
In America, invece, il significato di questa musica (eccezion fatta per i Ramones e i Germs) si è contaminato con il passare degli anni più con le vibrazioni hard rock se non nu metal.
E all’Ippodromo delle Capannelle ne abbiamo avuto due begli esempi, che sono sembrati spesso forzati e datati, soprattutto nelle richieste al pubblico di esprimere dei “vaffa”.

A serata inoltrata sono saliti sul palco gli headliner della serata, i The Offspring.
Una fucilata di concerto che è durato un’oretta di delirio in cui la band statunitense, pur dimostrando qualche ruga del tempo che scorre, ha un repertorio che ancora funziona che riesce a fondere le radici punk con un power pop di qualità.

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Dexter Holland, per quanto appesantito, è ancora un ottimo performer con una voce sostenuta che riesce a far esaltare ancora il pubblico nei pezzi simboli della band: da ‘Americana‘ a ‘Original Prankster‘, passando per ‘Why don’t you get a job‘ a ‘The kids aren’t alright‘ fino a ‘Pretty Fly for a White Guy‘ – c’è stato persino il tempo e la voglia per la cover di ‘Seven Nation Army‘ degli White Stripes.
L’effetto finale è stato un ritorno veloce agli anni Novanta ma ogni tanto fa bene, ed è stato molto bello vedere padri con i figli cantare e divertirsi come se non ci fosse uno spazio temporale a dividerli: potenza della musica in ogni sua manifestazione.
E quando la stoffa di una band resiste al passare degli anni questo è ancora più semplice.

È stato un ottimo finale di stagione per il Postepay Rock in Roma augurandoci che anche l’anno prossimo sia l’occasione per tenere la capitale al centro del rock dal vivo: è importante per la città e soprattutto per chi la vive durante l’estate.
Grazie a Dexter e a tutti i The Offspring per la perla di ieri sera.


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