Television live a Trezzo sull’Adda (MI): la Storia senza fronzoli

I Television raccontano al Live Club di Trezzo sull’Adda una storia iniziata quarant’anni fa.
Questa potrebbe essere la sintesi del concerto del 31 marzo, che segue di quasi due anni un altro live milanese nel quale la band di Tom Verlaine eseguì per intero la pietra miliare, loro e della musica rock in generale, quel disco che risponde al nome di “Marquee Moon” e che ha segnato generi e generazioni musicali. La loro storia è comunque incentrata fortemente sullo straordinario Lp pubblicato nel 1977, ma trova spazio anche per altre sfaccettature e digressioni che non verranno trascurate nella scaletta.

Tocca alla giovane cantante tedesca Lùisa preparare il pubblico che riempie via via il Live Club, proponendo brani tratti dal suo primo album “Never own” in uscita proprio in questi giorni. Sola su un palco enorme, imbraccia una chitarra che appare pure leggermente oversize, e con arpeggi e plettrate soft accompagna una gran voce dalle marcate influenze soul. Una buona padronanza del palco e nessun timore reverenziale, certo la folla non è ancora delle più numerose e questo rende il compito più agevole, lo stile è pop quasi puro ma l’esecuzione non è banale, smanettando sulla console per costruire e campionare le basi. Lùisa chiude danzando su tinte dance-pop, apparendo talentuosa e dai lineamenti soft.

Il pubblico che attende i Television non trasuda gioventù, e i quattro signori che compaiono sul palco, due muniti di cappello e due senza, hanno pure il volto della storia. L’attacco è leggero, ‘Prove it‘ suona pulita e godibile, l’impatto visivo è statico ma l’esecuzione è da subito impeccabile. ‘Elevation‘ viaggia su toni alti, ma la voce di Tom Verlaine è inappuntabile e non avverte lo scorrere del tempo, basta chiudere negli occhi ed è come trovarsi nel 1977. Eccellente l’aritmia del refrain, stesso si può dire degli assoli e delle divagazioni ritmiche.

Television-Trezzo-SullAdda

Si abbandona la tracklist di “Marquee Moon” con l’arpeggio iniziale di ‘1880 or so‘, l’impronta è più tradizionalmente rock, la voce meno brillante e gli assoli di Jimmy Ripp a prova di bomba. Si sentono le influenze blues e soul di ‘The sea‘, un rallentamento temporaneo prima di ripartire da ‘See no evil‘, con le chitarre in grandissima forma. ‘Torn curtain‘ è il pezzo che gode del maggiore trasporto, l’esecuzione non è pulita ma è vissuta e struggente, e il suono dei Television rimane caldo sull’imponente struttura sonora di ‘Venus‘.

Persia‘ è una suite psichedelica di una lunghezza abnorme, nelle sue libertà sonore estremamente cupe. Il lento che fa rifiatare è ‘Guiding light‘, la voce di Tom Verlaine si fa vibrata ma è di nuovo mirabile, dando al pezzo un calore avvolgente. Tocca al tiro di ‘Marquee Moon‘ chiudere il set dei Television, la potenza non cala un secondo nemmeno nell’intermezzo, e la chiusura è maestosa e imponente.

Rimane il tempo per un breve bis, scegliendo come unico pezzo un brano dei loro esordi, ‘I’m gonna find you‘, dalle vibrazioni blues iniziali, sostenuta dalla voce e da un giro di chitarra virtuoso senza voler essere lezioso. I Television ci salutano, ma Tom Verlaine torna subito indietro: si è scordato la giacca sul palco, proprio come un vero anziano.

Lo show dei Television è tutto nel suono, e prima ancora nella composizione di pezzi incredibili. Il resto è senza fronzoli, se si esclude qualche assolo scenico di Jimmy Rip. La certezza è che in tutto il Live Club, pubblico e personale di servizio inclusi, i brani di “Marquee Moon” sono quanto di meno invecchiato ci sia.


Vuoi vedere la gallery completa?
Clicca qui.

Avatar photo

Matteo Ferrari

view all posts

Nato nel 1984 nell'allora Regno Lombardo-Veneto. Un onesto intelletto prestato all'industria metalmeccanica, mentre la presunta ispirazione trova sfogo nelle canzonette d'Albione, nelle distorsioni, nei bassi ingombranti e nel running incostante.

0 Comments

Join the Conversation →