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Margaritas Podridas: distorsioni e atmosfere shoegaze nella notte emiliana


di Stefania Nastasi
17 Maggio 2025
MARGARITAS PODRIDAS

Margaritas Podridas e Conscious Pilot live a Bologna

Il quartetto messicano e la band inglese condividono il palco del Covo Club per una serata di rock viscerale e sonorità che spaziano dal grunge al noise.

Bologna, 16 Maggio 2025

Il Covo Club di Bologna ha ospitato una serata di rock internazionale con i messicani Margaritas Podridas e gli inglesi Conscious Pilot, promettendo un mix esplosivo di grunge e sperimentazione sonora.

Margaritas Podridas: attese e realtà

I Margaritas Podridas arrivano da Hermosillo con un bagaglio artistico già consolidato. La formazione – Carolina Enríquez al basso e voce, Esli Meuly alla chitarra e Rafael Armenta a chitarra e batteria – ha debuttato nel 2018 con “Porcelain Mannequin”, seguito nel 2021 dall’album omonimo “Margaritas Podridas”.

MARGARITAS PODRIDAS
Margaritas Podridas

La band messicana vanta collaborazioni di prestigio: dall’apertura per gli IDLES al Palacio de Los Deportes di Città del Messico, ai festival statunitensi come il Golden Voice’s This Ain’t No Picnic in California e il Ruido Fest di Chicago, fino al supporto ai Melvins a Los Angeles. Un curriculum che li posiziona tra i protagonisti più attivi della scena rock messicana contemporanea.

Il loro sound attinge dalle profondità del rock underground anni ’90, mescolando le distorsioni cariche del grunge, le atmosfere del shoegaze e le esplorazioni sonore del college rock di quel decennio memorabile.

Le aspettative per la loro esibizione erano elevate, alimentate dai racconti entusiastici di chi li aveva già visti nel 2023. Sul palco del Covo, Carolina Enríquez ha guidato la band con una performance vocale cruda e intensa, supportata da volumi elevatissimi che hanno reso i testi difficilmente comprensibili.

L’energia scenica era innegabile: ribellione punk, movimenti esplosivi e capelli al vento hanno creato un’atmosfera di caos controllato. I riff di chitarra taglienti e la presenza scenica audace richiamavano chiaramente le influenze di Nirvana e Sonic Youth.

Tuttavia, la performance di questa sera ha mostrato alcuni limiti. Il sound, pur mantenendo le radici grunge anni ’90, virava verso sonorità quasi grindcore che risultavano eccessive e, nel corso del set, monotone, risultando distanti dalle aspettative create da precedenti esibizioni.

Conscious Pilot: l’apertura che convince

Ad aprire la serata, i Conscious Pilot si sono dimostrati una piacevole scoperta. Nati dalle ceneri dei punk teatrali Cheap Teeth per volontà di Joe Laycock e Jack Sharp, il progetto esplora paesaggi sonori immersivi e cambiamenti ritmici sottili.

Conscious Pilot
Conscious Pilot

Dopo aver firmato con DevilDuck Records nel 2023 e pubblicato l’EP di debutto “Epoxy Plains” (marzo 2024), la band si è trasferita da Leeds a Glasgow, arricchendosi con il produttore Chris McCrory e la chitarrista Emmy Leishman. Il recente EP “Wipe Clean” (ottobre 2024) testimonia una maturità artistica crescente attraverso un approccio più collaborativo. Il risultato è un mix eclettico e catartico di jam spontanee, arrangiamenti intricati e testi profondamente meditati.

Sul palco del Covo, i Conscious Pilot hanno catturato l’attenzione con energia pura e teatralità coinvolgente, creando un paesaggio sonoro denso di ritmi incalzanti.

Laycock si è rivelato un frontman carismatico, a metà strada tra rock star e performer teatrale, guidando la band attraverso un set di dieci brani che ha incluso l’eccellente “Human Poultry”, la potente “My Time Is Mine” e il memorabile finale con “Modern Religion” – primo brano scritto collettivamente dalla formazione attuale. 

La loro proposta sonora, che in “Filth Night” riesce a fondere Cure, Stranglers e il primo Nick Cave, si è dimostrata matura e promettente, lasciando quella voglia di poterli rivedere presto.

La serata ha offerto due facce diverse del rock contemporaneo: l’eleganza sperimentale dei Conscious Pilot e la potenza tagliente dei Margaritas Podridas. Se i primi hanno conquistato con maturità e varietà compositiva, i secondi hanno diviso con un approccio forse troppo estremo per l’occasione, risultando distanti dalle aspettative.