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Pall Jenkins

Molto più di un side project: Pall Jenkins live a Roma

Il 15 ottobre all’Init Live Club di Roma si è svolta una delle tappe italiane del solo tour di Pall Jenkins, membro dei Three Mile Pilot e fondatore dei più noti The Black Heart Procession.
Jenkins ha portato live in Italia ‘The Yukon Dreams‘, side project dal carattere intimo e malinconico firmato in coppia col cantautore Larry Yes.

In Via Tuscolana la serata comincia verso le 22.30 e l’apertura è affidata a Victoria Concepcion, ex chitarrista degli Sleeping People di San Diego.
Con semplicità ed eleganza, Victoria suona il suo strumento con un fingerpicking leggero ma efficace, fonte di sonorità dilatate che in un lento incalzare protendono verso l’alto.
Con i lunghi capelli biondi a coprire non solo il volto ma anche la chitarra stessa, la testa le ciondola morbida avanti e indietro, in un movimento sognante che segue il ritmo dei brani, ed alza lo sguardo verso il pubblico solo quando dà voce a due canzoni.
Victoria Concepcion suona per poco meno di mezz’ora offrendo al pubblico 5 brani (dei quali, tre strumentali e a mio avviso i migliori).
Riuscendo a catturare l’attenzione dei presenti e portando sonorità non prettamente in linea con quelle di Pall Jenkins, la Concepcion è sicuramente una rivelazione per la serata: una musicista che merita d’esser tenuta d’occhio nel suo percorso solista.

Alto e con due spalle rassicuranti, capello lungo e cappello in testa, Jenkins prende il posto della Concepcion e nella luce soffusa di una serata tranquilla imbraccia a sua volta la chitarra e dà inizio allo spettacolo.
L’atmosfera è raccolta, complice l’affluenza di poche persone, e si sente l’interesse nei confronti di questo nuovo progetto.
Il carattere dei brani (raccolti in una cassetta in edizione ultra limitata, venduta solo durante i live del tour) è prettamente malinconico.
L’intero concerto si svolge a luci basse, che pongono in evidenza un palco spoglio con le loop station a terra, aiuto fondamentale nell’esecuzione dei 12 brani racchiusi in ‘Little Worlds‘.
Un viaggio infinito all’interno di sentimenti romantici, dal sapore agrodolce, sospesi fra speranze e attese.
Jenkins non è molto loquace, sa di avere su di sé lo sguardo ammaliato del pubblico e lo intrattiene suonando uno dopo l’altro brani quali ‘On the water‘ (unico singolo disponibile in free download) e ‘Sleep on a river‘.
Sembra di assistere ad un falò di fine estate in spiaggia: da un lato la consapevolezza di essere davanti ad un grande artista e dall’altra la sensazione che qualcosa di bello sta volgendo, tuttavia, al termine.
Con questo side project Pall Jenkins regala ai propri fan un’esecuzione pulita, eccellente e al contempo in linea con quello che è lo spirito dei The Black Heart Procession.

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