Oca Nera Rock

Turn ON Music

Il Teatro degli Orrori

Il Teatro degli Orrori, un ritorno che scuote le coscienze

Il Teatro degli Orrori torna live con il “Mai dire mai Tour 2025”

Al Vox Club di Nonantola la data 0

Nonantola (MO), 20 Febbraio 2025
Ph. © Carlo Vergani

È stato un ritorno inaspettato e parallelamente molto atteso quello de Il Teatro degli Orrori, che ha inaugurato il “Mai dire mai tour 2025” nello storico Vox Club di Nonantola.

La formazione alternative rock italiana, nata nel 2005, ha riacceso i motori a nove anni dall’ultimo concerto e a quattro dallo scioglimento ufficiale, con l’annuncio di una inaspettata reunion avvenuta lo scorso ottobre. Ma facciamo un breve recap.

Il Teatro degli Orrori nasce nel 2005 con Pierpaolo Capovilla, Gionata Mirai, Francesco Valente a cui si unì successivamente Giulio Ragno Favero. Nel 2007 pubblicano il primo album, “Dell’impero delle tenebre”, per La Tempesta Dischi. Riscuotono immediato successo di critica, anche per la sorprendente scelta di cantare in italiano.

Nel 2008 realizzano uno split in vinile con gli ZU e intraprendono un tour di un centinaio di date. Il secondo album, “A sangue freddo” (2009), ottiene grande successo sia di critica che di pubblico, consacrando la band tra i grandi del rock italiano. Durante il tour, Favero si allontana temporaneamente dalla band, sostituito da Tommaso Mantelli e Nicola Manzan. Al suo ritorno, la band registra “Il mondo nuovo”, un concept album dedicato ai migranti, con la partecipazione di vari artisti tra cui Caparezza. Il tour che segue viene documentato nell’album live “Dal vivo”. Nel 2015 pubblicano l’album omonimo “Il Teatro degli Orrori”, seguito da un tour conclusosi a settembre 2016.

Poi l’inizio di un lungo silenzio e cui seguì, tempo dopo, l’annuncio ufficiale dello scioglimento.

In un’epoca musicale dominata da produzioni effimere e processi sempre più automatizzati, le reunion come questa rappresentano paradossalmente l’elemento più innovativo del panorama contemporaneo: artisti che tornano a reclamare un proprio ruolo nel panorama musicale.

Dopo dieci anni di silenzio live, Il Teatro degli Orrori è tornato pronto a riconnettersi con i fans storici e ad abbracciare una nuova generazione di ascoltatori.

A guardarsi intorno, ero accerchiata da un pubblico di coetanei attempati, dove oltre al capello brizzolato, anche le difficoltà legate agli sbalzi di pressione si facevano strada in un parterre gremito e bollente. Ho visto persone uscire dalla calca per cercare una boccata di ossigeno, prima di chiudersi a terra come fazzoletti lasciati cadere nell’aria. Nulla di grave, la consapevolezza di non avere più 20 anni, qualche respiro profondo e ci si rimette in piedi.

Sono le 21:15 quando da un Vox volutamente cupo e il palco illuminato da sole luci rosse, tra lampi di luci strobo, Il Teatro degli Orrori entra in scena con il saluto di Capovilla “Buonasera a voi, benvenuti, possiamo cominciare” che nel mio immaginario ha risuonato come un “allacciate le cinture, stiamo per decollare”.

Si inizia con “Vita Mia” ed ‘è subito chiaro che non sarà una serata di nostalgiche rievocazioni. La band attacca con una violenza sonora che trasforma l’apertura in una dichiarazione d’intenti: sono qui per scuotere il presente, non per cullare il passato.

L’album “Dell’impero delle Tenebre” del 2007 si fa sentire fin dai primi istanti, con ‘Dio Mio’ a cui segue ‘E Lei Venne’, che completa una tripletta iniziale travolgente. L’onda sonora ci investe come un tsunami: le corde distorte di chitarra e basso si fondono in un muro di suono che annienta ogni altro pensiero, è tutto perfettamente calibrato e ci lascia sospesi in un limbo di puro rumore controllato, ipnotizzati dalla perfezione di quel caos.

Dalla posizione in cui mi trovo, decisamente troppo laterale rispetto al palco, non si sente particolarmente bene e i suoni non sembrano essere allineati tra di loro. Inizio a vagare nell’impossibile, alla ricerca di un angolo cui potermi fermare: se il concerto non era stato annunciato come sold out, ho l’impressione che lo sia diventato in serata.

Il Teatro Degli Orrori- Vox  -Nonantola-  20-02-2025
Il Teatro degli Orrori live al Vox Club, Nonantola (MO)

Trovo il mio piccolo angolo da cui poter godere della musica, lontano dalla transenna ahimè, ma in questo caso è stata una scelta legata alla sopravvivenza. Le “legnate” che arrivano dalla batteria sono potentissime e vien voglia di lanciarsi in mezzo a questo “abbraccio” collettivo molto noise.

È con i brani di “A Sangue Freddo” (2009) che il concerto raggiunge il suo apice emotivo. L’album, che rappresenta una delle vette creative della band, domina la scaletta insieme ai brani di “Dell’impero delle Tenebre”, creando una narrazione perfetta, dove rabbia e poesia si fondono in un equilibrio magistrale. Le canzoni, lungi dall’essere semplici repliche nostalgiche, vibrano di un’urgenza contemporanea, come se fossero state scritte per raccontare l’oggi.

Come un vulcano di rabbia consapevole, Il Teatro degli Orrori trasforma ogni nota in un manifesto contro le derive della società contemporanea e gli orrori sempre attuali della guerra. Non c’è spazio per la nostalgia: questa è musica che non invecchia, ma matura, trovando nuovi significati e ragioni per esistere.

La band sul palco è una presenza magnetica, che trasforma ogni imperfezione tecnica in pura energia performativa. L’intensità non cala mai, sostenuta da un pubblico che risponde colpo su colpo, creando quel cortocircuito emotivo che solo i concerti più riusciti sanno generare.

Quello al Vox Club non è stato un semplice ritorno, ma una dimostrazione di come la vera musica trascenda il tempo. Il Teatro degli Orrori conferma di essere un’entità in continua evoluzione, capace di scuotere le coscienze. Oggi come ieri – forse più di ieri.

In un’epoca dominata da produzioni effimere e automatismi, il loro ritorno rappresenta un atto di resistenza culturale, un richiamo alla potenza della musica autentica.

Guarda la gallery del concerto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.