Crocodiles, chitarre esplosive e irriverenti
Bologna, 21 febbraio 2019
Concerto infrasettimanale in quel di Bologna, che ti permette d’iniziare il week end con una carica esplosiva.
Sul palco dello storico locale Covo Club, che per chi è appassionato di musica live non ha bisogno di alcuna presentazione, torna una band che più di una volta ha infiammato gli animi bolognesi.
Perché i Crocodiles sono una di quelle band che una volta viste dal vivo non le dimentichi tanto facilmente.
Il duo californiano, a metà tra il noise pop e il revival post-punk, torna per presentare il nuovo disco “Love is here” uscito quest’anno per la francese Deaf Rock Records.
Brandon Welchez e Charles Rowell si presentano sul palco con un look sempre impeccabile e una gran voglia di far divertire.
Tra pezzi più movimentati e dal piglio più punk come ‘Love is here‘, a brani più lenti e orecchiabili come ‘Wait until tomorrow‘, uscito da poco come singolo, l’album nuovo è presentato quasi per intero, che risulta avere sonorità più acide e graffianti come i primi lavori della band che negli ultimi dischi avevano un po’ perso.
Il chitarrista Charles Rowell incanta e ipnotizza mentre si scatena nei suoi movimenti sciolti e fluttuanti, un po’ rockabilly, e contemporaneamente esegue distorsioni lente e psichedeliche.
La sua tecnica migliora di disco in disco, con quel pizzico di autoironia definito dalle sue movenze lo rende uno spettacolo sia per gli occhi che per le orecchie.
Grande assente dalla scaletta però è la loro irriverente e spaccatimpani cover di ‘Ca Plane pour moi‘ di Plastic Bertrand che i Crocodiles hanno personalizzato nella versione inglese ‘Jet boy, jet girl‘ degli Elton Motello e che solitamente chiudeva i loro live e trasformava il pubblico in una bolgia di movimenti e sorrisi.
Questa volta invece hanno optato per un finale più personale, con loro vecchi classici dai primi dischi, come I wanna kill, che comunque hanno coinvolto e divertito il pubblico, lasciando a tutti un gran sorriso sulle labbra.