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C'Mon Tigre

C’mon Tigre, un decennio di sperimentazione

Al TPO di Bologna una festa importante per i C’mon Tigre

“Ten Years and One Big Party”, celebrando e ricordando le origini

Bologna, 07 Febbraio 2025

I C’mon Tigre hanno celebrato il loro decimo anniversario con un concerto speciale al TPO di Bologna. La location è particolarmente significativa: il TPO è il luogo dove la band tenne il proprio primo concerto dieci anni fa. Il loro percorso artistico, ad oggi, compie così un cerchio perfetto.

I C’mon Tigre si muovono nel cuore della scena musicale italiana come un’entità sfuggente, lontana dai riflettori se non quelli del palco. Il progetto, di anima marchigiana, ha fatto del mistero uno dei suoi perni. Scelgono deliberatamente di rimanere nell’ombra per illuminare i soli protagonisti della musica.

Come una costellazione di talenti, il gruppo ha attratto alcuni dei più brillanti astri del jazz contemporaneo. Si va dalle percussioni magnetiche di Pasquale Mirra ai fiati ipnotici di Beppe Scardino; dalla tromba visionaria di Mirko Cisilino fino ai ritmi pulsanti di Marco Frattini. Una filosofia artistica che ribalta le convenzioni dello star system, celebrando l’essenza pura della collaborazione musicale. Il loro debutto è avvenuto con un album omonimo, “C’mon Tigre ” (2014), seguito da “Racines” (2019), “Scenario” (2022) e “Habitat ” (2023).

C'mon Tigre
C’Mon Tigre

Questa serata bolognese, celebrativa e di grande festa, ha visto esibirsi sul palco otto musicisti. Ad accompagnarli, sullo sfondo, anche il live painting dell’artista croato Danijel Zezelj.

Le mura di via Casarini sudano arte e bellezza da ogni mattone. Al nostro arrivo, decisamente presto rispetto all’orario previsto del live, il locale è semi deserto. Basteranno una manciata di minuti per vederlo riempirsi, creando un bel cordone di fans sottopalco con una platea entusiasta.

Allo scoccare delle 22:30 eccoli salire sul palco tra fumi e luci essenziali. Con ‘Rabat’ inizia un viaggio sensoriale che parte dalle coste del Mediterraneo e si perde in territori sonori inesplorati. Ogni brano è luogo in cui fermarsi per farsi avvolgere da profumi incontaminati e emozioni intrise di frizzante mistero. Non è solo musica: è un incantesimo che si dipana nota dopo nota, dove l’afrobeat pulsa come un cuore ancestrale mentre il jazz e l’elettronica si insinuano come una brezza notturna. Il tutto, avvolto in spirali psichedeliche che sembrano provenire da galassie lontane.

Il suono è come un deserto apparentemente spoglio, ma vibrante di vita nascosta e quando la chitarra di ‘Life As a Preened Tuxedo Jacket’ inizia a tessere i suoi intrecci ritmici, è impossibile non lasciarsi trasportare in una danza ipnotica.

Sul palco l’alchimia prende vita in una fusione incandescente di suoni. I fiati si intrecciano creando arabeschi sonori che danzano nell’aria, mentre la batteria pulsa come un cuore antico, scandendo ritmi che sembrano emergere dalle profondità della terra.

C'mon Tigre
C’Mon Tigre

La chitarra sa quando emergere e quando fare da tappeto, creando texture sonore che si fondono perfettamente con l’ensemble. La drum machine aggiunge pulsazioni elettroniche che ancorano il tutto a un presente vivo e vibrante. Poi c’è quella voce che pare provenire dalle profondità più oscure degli abissi che si fonde con i suoni dello xilofono (e non solo) in un dialogo cristallino.

Non è stato solo un concerto, questo al TPO: avvolti dall’intensità di questo live, è stato come essere partecipi di un rituale collettivo, uno spettacolo che trasforma il palco in un crocevia di mondi sonori: i fiati raccontano storie di jazz africano, la ritmica evoca danze tribali contemporanee, mentre gli elementi elettronici dipingono paesaggi futuri. Ogni musicista è come un navigatore che porta con sé i suoni della propria terra, creando insieme una mappa sonora che attraversa continenti e secoli.

Ci siamo imbarcati in questo viaggio partito dal TPO fino ad un Mediterraneo che non conosce confini, dove tradizione e modernità ci hanno fatto danzare insieme in un’esperienza unica e irripetibile.

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