Barezzi Festival 2024 | Andrew Bird e Tony Ann
Tony Ann ed Andrew Bird insieme per il Barezzi Festival
Due concerti in uno, una serata dai risvolti sonori importanti
Parma, 16 Novembre 2024 | Ph. © Giulia Di Nunno
Sabato pomeriggio nella bellissima e nebbiosa Pianura Padana, classica giornata autunnale dove non vorresti lasciare il caldo rincuorante delle coperte. Guardando fuori dalle finestre vorresti solo avere un divano, un plaid patatine fritte e Netflix. Invece, la passione per la musica dal vivo mi porta a prendere la macchina e affrontare il muro di nebbia che c’è tra Modena e Parma per andare ad ascoltare due meravigliosi artisti – Andrew Bird e Tony Ann.
I concerti, a cartellone nell’edizione 2024 del Barezzi Festival, si svolgono all’interno dell’Auditorium Paganini. Progettato da Renzo Piano e inaugurato nel 2001, dal 2015 ospita la stagione sinfonica della Filarmonica Arturo Toscanini. un luogo che nasce dall’idea di trasformare una zona industriale dismessa (lo storico stabilimento dello zuccherificio Eridania, in attività a Parma dal 1899 al 1968) in una moderna fabbrica del suono. E gli spazi sono stati reinventati per eliminare i confini tra architettura e natura, coniugando la struttura con il parco circostante. Rappresenta l’intervento più rilevante nel ridisegno di una delle principali aree industriali cittadine dei primi decenni del ‘900.
Ma torniamo a concerto: è tardo pomeriggio quando Andrew Bird e i due suoi compagni di avventura salgono sul palco. Sul lato destro Andrew – alto, snello, avvolto in tweed. Una presenza accademica, unita alla delicata figura di un violino. La sua estensione sonora con il violino, molto simile a quella di una chitarra, gli consente di usare pedali aggiuntivi per effetti di ottava e overdrive.
Il timbro distintivo che ha creato ha conferito un artificiosità e un’aria ultraterrena che hanno creato un’atmosfera stoica e curiosa. Quando ha unito questo con la sua esclusiva aggiunta di fischi, ha creato due oscillatori in gioco, mentre le ricche melodie della canzone si sono accumulate davanti a noi su un paio di pedali loop.
Trasmettendo il senso cosmico di stupore tipico della sua musica, la portata sociale e i temi astratti dei testi completano il tutto come una città in una basilica: vertiginosamente complessi e tuttavia meravigliosamente vasti.
Supportati da Alan Hampton al basso e dalla batteria sincopata e sconvolgente di Ted Poor, questo trio si è presentato come una house jazz band conservatrice, formatasi poco prima dell’invenzione della chitarra elettrica.
A guardarli si potrebbe pensare che possano riempire lo spazio solo con la loro manciata di strumenti tipicamente acustici e la loro fila di cabine (un’insignificanza solo intensificata dal vuoto di 8 piedi di spazio solitario tra le loro schiene e la parete di fondo). Ma, all’improvviso come sono emersi, l’abbraccio travolgente di ‘Sisyphus’ ha trasformato la folla in un tribunale fischiante, un microfono stridulo del popolo. Un concerto meraviglioso distinto tra momenti acustici ed amplificati, che sono in spazi come quello creato dal genio genovese, possono rendere al meglio.
La bellezza del Barezzi Festival porta anche ad avere due concerti completi nella stessa giornata ed è così che dopo una breve pausa, ecco salire sul palco il grandissimo talento di Tony Ann. Dopo i sold out di Milano, Genova e Sesto Al Reghena eccolo nella città patria della gastronomia italiana, ma soprattutto di Verdi e della musica filarmonica italiana in genere.
Virtuoso di professione, Tony Ann è un pianista solista con idee grandiose. Fonde con effetti mozzafiato lo stile moderno e classico. Appassionato conoscitore d’armonia, Ann cerca costantemente nuovi modi non solo per oltrepassare i confini della musica neoclassica e strumentale, ma anche della musica popolare. Ann utilizza con maestria tutti e ottantotto i tasti a sua disposizione, regalando composizioni originali intrise di emozione, tecnica e ampiezza.
Utilizzando l’alfabeto scritto sulla sua tastiera, Ann ha creato composizioni originali basate su parole suggerite dal suo pubblico, molte delle quali sono state ufficialmente pubblicate.
Quest’anno, Ann ha pubblicato una trilogia di Ep (“Emotionally Blue”, “Orange” e “Red”) in collaborazione con Decca Records France (Universal Music Group). Oltre al suo lavoro solista, ama collaborare con altri musicisti, vedi i brani pubblicati insieme a Don Diablo, Wrabel e L.Dre, dimostrando la sua elasticità musicale e la volontà di immergersi in generi diversi come EDM, Lofi e Pop. Ann ha collaborato anche con The Chainsmokers per la scrittura dei singoli platino “Sick Boy”, “Call You Mine (feat. Bebe Rexha)” e il singolo oro “Side Effects (feat. Emily Warren)”. In tour insieme alla band in qualità di tastierista ufficiale del tour nordamericano “Memories: Do Not Open”, si è esibito con loro anche a SNL e Good Morning America.
Più che un concerto è stata una vera e propria experience con brani che ipnotizzano e tengono fermo alla sedia seguendo dei visual molto scenografici.