Rock Era, pillole di storia della musica

Nella musica, come nella vita, a volte si compiono delle scelte inconsapevoli.
È infatti così, senza volerlo, che alcune persone ricoprono il classico ruolo di ascoltatori passivi , figure ben diverse dagli opposti, gli ascoltatori attivi.

Ascoltatore passivo è colui che si fa influenzare dai passaggi in radio (che sono comprati, quindi chi ha più soldi più acquista – a discapito del talento), dalle classifiche di vendita (diretta conseguenza dei passaggi in radio), dalle comparsate nei vari festival di tutta Italia (che, per cercare di coprire le spese, puntano sempre sullo stesso giro di nomi diventati noti – indovinate in quale modo?).

L’ascoltatore attivo è invece colui che, prima di iniziare ad esplorare la vastità dell’offerta attuale, si crea delle basi ‘studiando’ le cosiddette ‘pietre miliari’, quelle che hanno gettato le basi a tutto quello che abbiamo oggi.

È da questa riflessione che nasce Rock Era, l’appuntamento mensile, a cura del nostro Andrea Fiaschetti,  col quale approfondire artisti, band e dischi che fanno parte della storia della musica.
L’intento è genuino, il desiderio è di prendere per mano l’ascoltatore in un viaggio scandito da tappe che non presentano ordine temporale né soluzione di continuità: un percorso necessario per capire le differenze tra la musica di ieri (eterna) e quella di oggi.

Rock Era vuole essere un piacere, una nicchia amarcord che non punta il dito verso le produzioni moderne, ma che in parte può aiutare a capire che tra tutto quello che viene spacciato per ‘fenomeno’, forse, c’è di mezzo qualche grossa operazione di marketing e nulla più.

Ci vediamo il 15 ottobre per il primo articolo!

 

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