ESSENTIALS 02

Essentials

  1. Rabbioso
  2. Contagioso
  3. Timido

Parola chiave: RABBIOSO

eagulls-albumEagulls – Eagulls
Etichetta: Partisan

Cinque ragazzi di Leeds formando una band, pubblicano un album di debutto e vengono accostati ai Joy Division: benissimo, perfetto. Vediamo perché.

Nell’omonimo LP degli Eagulls le influenze non restano pietre miliari da guardare con ammirazione, ma punti di partenza per riproporre un genere, reinterpretandolo al tempo stesso. Le tematiche di cui canta urla a occhi chiusi George Mitchell sono droga, disagio sociale, violenze, una gioventù senza anima (‘Soulless Youth’) e altre visioni cupe (‘Hollow Visions’): spaccati di vita urbana nel West Yorkshire post-industriale.
Tuttavia, nonostante l’indubbia crepuscolarità dei testi, non si sprofonda in un abisso di grigiore e depressione, come forse ci si potrebbe aspettare: le sonorità della band, chiaramente post-punk e, in parte, collocabili nel filone new-wave, conservano delle particelle indie rock a ricordarci che, alla fine, stiamo pur sempre parlando di simpatici ragazzi inglesi che si vogliono divertire (impressione confermata da una chiacchierata con loro in un pub di Glasgow, dopo un’esibizione piacevole e carica di energia).
Compiti a casa: i brani da ascoltare tassativamente sono ‘Tough Luck‘ e ‘Possessed‘.

[© Federico Plantera]


Parola chiave: CONTAGIOSO

Prode Società MerendeProde Società Merende – Prode Società Merende
Etichetta: autoprodotto

Il primo pensiero è stato pessimo, lo ammetto.
Per un attimo ho creduto che questa fosse una trash band di quarantenni che nella musica avevano trovato una via di fuga alla noia domenicale.
E invece…

Prode Società Merende è un Ep autoprodotto contenente appena quattro tracce, frutto di un misto affascinante di influenze.
Il gipsy folk che presenta la band marchigiana è accostabile per assonanza ai Gogol Bordello (sicuramente più punkettoni ed impattanti) ma tra armoniche, violini, banjo e chitarre bisogna dire che questa Società a sette teste è davvero un bel progetto.
L’aria romantica e sognante di questo sound prosegue nelle liriche, fluide e armoniose.
Nella timbrica di Ancillani, voce del gruppo, si ritrova un po’ del più noto di Mannarino, ma non temete: l’ironia, l’allegria ed il ritmo che la PSD sa trasmettere all’ascoltatore è qualcosa di contagioso ed originale: ascoltare per credere.

[© Emanuela Vh. Bonetti]


Parola chiave: TIMIDO

Valuna - Non piove ma è come seValuna – Non piove ma è come se
Etichetta: autoprodotto

Un disco che preferisce stare sulle sue, dimostrando le proprie capacità solo dopo un attento lavoro di disamina.
Sto parlando di Non piove ma è come se, l’ultimo dei romani Valuna: post-rock anglosassone ricco di contaminazioni indie-pop italiane, un’unione già vista ma che non passa mai di moda.

La prima canzone è un brano dei God is an Astronaut, ne sono sicuro: un muro di suono costruito sulla base di un bell’arpeggio di chitarra ed una batteria nuda e cruda che crea un effetto rimbombo, un piacevole frastuono.
#‘ e ‘Contro‘ si tengono per mano come sorelle in vista del grande finale: un’esplosione dei colori tipici di un tramonto estivo.
Non piove ma è come se rappresenta l’identità sonora di una band che preferiva “nascondersi” e che trova, finalmente, il coraggio di emergere.
Solita formula magica: arpeggio enigmatico, batteria sostenuta e grande “sclero” finale con tanto di screamo.
Che dire? Bomba atomica!

[© Loris Taraborrelli]

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