ZEIT – Monument


È uscito il 29 ottobre il nuovo lavoro degli ZEIT, band veneziana dal puro spirito hardcore formata nel 2014 dagli ex-membri di As The Sun, Anbruch e 400colpi.

A distanza di un anno circa dal loro Lp di debutto (“The World Is Nothing”), che ha riscosso grande interesse di critica e pubblico, tornano ora con “Monument”.

“Monument” è un Ep che anticipa la scrittura del prossimo full lenght: contiene 3 brani originali tiratissimi e un’elegante e spietata cover degli At The Gates, ‘The Swarm‘, brano che vanta anche la collaborazione eccellente di Nicola Manzan (Bologna Violenta) che per questo brano ha scritto ed eseguito la sezione d’archi.
Il disco, uscito per una lunga cordata di etichette, è stato registrato, mixato e masterizzato a La Distilleria di Vicenza da Luca “Peo” Spigato.

Gli ZEIT, al secolo Alessandro Maculan (chitarra), Sebastiano Busato (voce), Gabriele Tesolin (basso) e Francesco Begott (batteria), anche questa volta non hanno sbagliato un colpo.
Sin dal primo ascolto si denota immediatamente l’accuratezza nella composizione e nell’ esecuzione dei brani, ma anche l’attenzione scrupolosa alla cura del suono.
Il disco si apre con ‘Staring‘, pezzo il cui video realizzato da Serena Mazzini ha anche anticipato l’uscita del disco.
In questo brano le urla quasi disperate si sovrappongono a riff di chitarra nevrotici che si appoggiano su una sezione ritmica violenta.
È la batteria invece a dettare l’incipit di ‘They Run In Circles‘, caratterizzata da tempi sconnessi e caotici in antitesi con il primo pezzo: il ruolo della sei corde è quello di mettere ordine nel susseguirsi di tempi molesti della sezione ritmica.
Monument‘, il brano che da il titolo all’Ep, è forse il pezzo più violento e impattante in cui i cambi di tempo e melodia la fanno da padroni e la voce, disperata ma pur sempre calibrata, lega insieme tutti gli elementi.

Chiude il disco, come anticipato, ‘The Swarm‘, in cui gli archi di Nicola Manzan creano un’atmosfera quasi cinematografica e sospesa in attesa dell’esplosione della tempesta che non tarda ad arrivare. Non è semplice affrontare con personalità un pezzo del genere, ma l’esperimento è perfettamente riuscito.

Con “Monument” gli ZEIT si confermano un gruppo dalla competenza tecnica importante, senza però che sia questo il loro solo segno distintivo, riescono a catturare l’attenzione dal primo ascolto proponendo 4 brani legati ma variegati, in cui tutti gli strumenti compresa la voce sono in perfetto equilibrio.

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katia (edorian) egiziano

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Mi definiscono una persona sopra le righe, forse è davvero così, non mi sento imbrigliata in alcun genere, quando si parla di musica sono "onnivora". Ogni singolo momento della mia vita è legato ad un brano, quando mi sveglio la mattina a volte il mio cervello canta

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