Warhaus – We Fucked A Flame Into Being


Il contrasto tra il chiaro e lo oscuro.
Il buio che popola una lunga strada e le luci dei pub che animano la città.
La tensione per un incontro furtivo, la fuga a perdifiato mano nella mano e i sorrisi maliziosi.
Tutto questo si respira ad un primo ascolto di “We Fucked A Flame Into Being” di Warhaus.

Se il nome non vi dice nulla, basta ascoltare la voce che riempie nella sua completezza questo disco.
Talvolta capita di sentire una voce ed inconsciamente di riuscire a riconoscerla immediatamente: quando ciò accade significa che quella voce ha davvero lasciato un segno dentro di voi.
E Warhaus non è altro che una maschera, dietro cui si cela la presenza di Maarten Devoldere dei Balthazar.
Dopo aver affascinato mezza Europa con il disco “Thin Walls”, Maarten crea un alterego scuro ed affascinante che prende il nome di Warhaus.
Il titolo del disco proviene da una citazione dal famoso romanzo di David Herbert Lawrence ,”L’amante di Lady Chatterley” e, come afferma Warhaus, «era troppo per bella per non essere usata per rappresentare questo lavoro».

Dieci canzoni per un disco completo, che spazia da atmosfere e virtuosismi jazz ad ambientazioni elettroniche. I riferimenti per questo disco sono abbastanza chiari e spiccano nelle eleganti figure di Nick Cave e Leonard Cohen. Il richiamo agli sessanta nelle strade parigine, una sigaretta fumata con un’aria svogliata e il tutto viene musicato dagli ottimi musicisti che accompagnano Maarten.
In diversi brani si ritagliano un posto particolare le percussioni: danno forma e sostanza ad ogni passo, ma in certi momenti sono in grado di regalare dei dettagli inaspettati.
Un tamburello che si agita in modo disinvolto ed esce dal coro degli strumenti come nel singolo di lancio ‘The Good Lie‘ è solo un esempio della grande attenzione per i dettagli che è stata riservata negli arrangiamenti di questa produzione.
‘Against the Rich‘ ha un intro trascinante ed un ritmo serrato; la ballata ‘Bruxelles‘ è struggente ed appassionante.

Warhaus realizza un disco complesso, affascinante e colmo d’eleganza.
Un lavoro che conferma il grande talento di Maarten e ci regala un’altra faccia della sua complessa personalità.
Ascoltatelo in macchina, mentre state guidando di notte in direzione di un luogo lontano: il risultato è garantito al 100%.

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Luca Nicoli

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"Che potevo saperne io di me stesso? Ero proprio io quel personaggio che riuscivo a percepire con la mia coscienza?" Amante della musica e cresciuto nei vicoli di Città Alta a Bergamo.

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