La band Son è composta da Paolo Lucchini (chitarra e voce), Stefano Panesi (basso e voce) e Giacomo Jah Ferrari (batteria e voce), e proviene da Massa.
Nel Settembre 2016 ha pubblicato il suo primo Ep, prodotto dalle etichette DreaminGorilla Records e Screamore.
La band in questo suo primo lavoro propone cinque brani, tutti contrassegnati da sonorità emocore che spaziano dagli anni ’90 fino ai giorni nostri.

La prima traccia dell’Ep è intitolata ‘Shinai’, segnata da un sound emocore anni ’00, ed è composta da un giro di chitarra twinkly fortemente magnetico, da una batteria che si adegua alla chitarra che determina la strada musicale di questo pezzo e dalla voce sporca del cantante che rimane quasi in sottofondo.
Segue ‘Just a little victory’ caratterizzata da un clima alternato, comincia con un tono che in un crescendo finisce per esplodere come dinamite.
Il terzo brano, ‘Letice’, propone, invece, un testo estremamente intimo collegato con il sound sempre più forte prodotto dagli strumenti, durante il quale, la voce si contrae.
Segue, ‘Hole’, che pur seguendo le stesse orme dei pezzi precedenti, ha una sua caratteristica che lo distingue dagli altri data da un impatto rabbioso, composto inizialmente soltanto da accordi isolati di chitarra, al quale si aggiungono gli altri strumenti e la voce urlata.
L’Ep si conclude con ‘Polaroid’ un brano molto cupo che trasmette sensazioni ambivalenti sia di malinconia sia contestualmente di speranza di cambiamento.

In conclusione, il primo Ep dei Son può essere considerato un iniziale esperimento musicale per la band che, con questo lavoro, ha proposto cinque brani segnati da sonorità decisamente energiche, ben strutturate ed eseguite. Tuttavia, in questo momento, l’Ep non si presenta come una novità per il genere a cui appartiene: si tratta di un’opera che verrà senza dubbio apprezzata da chi conosce l’emocore, mentre potrebbe presentarsi ostica a chi è estraneo a questo tipo di musica.