Methodica – The Silence of Wisdom

E’ da poco tornato in scena uno dei gruppi progressive metal più promettenti nella scena italiana.
Sto parlando dei Methodica che, con il loro secondo EP, a distanza di tre anni dal primo, si ripresentano più carichi e tecnici che mai.
E che siano tra i migliori nel loro ambito non siamo solo noi a dirlo: sono stati infatti scelti per aprire il concerto dei Dream Theater il 18 luglio di quest’anno al Pistoia Blues Festival.

The Silence of Wisdom” si presenta come un lavoro ben studiato e strutturato.
I vari cambi di ritmo, di tempo o di sonorità che si avvicendano durante l’ascolto di questo disco dei Methodica non hanno un ordine fine a sé stesso, ma vogliono costruire un susseguirsi di suoni compatti e continui. Riescono così ad elaborare i vari spunti presi da gruppi come i sopracitati Dream Theater, Tool, Porcupine Tree e A Perfect Circle.
Una volta cominciato l’ascolto, anche grazie all’incantevole intro ‘Ukiyo-e‘, possiamo subito immergerci nella giusta atmosfera che ci dovrà accompagnare per oltre un’ora tra le altre otto tracce.
Il singolo prescelto è la suggestiva ‘The Angel Lies Dying‘, che possiamo definire come chiave di lettura per assaporare la tecnica e la bravura della band.
Passando per ‘J‘, caratterizzata da chitarre potenti e preponderanti e da una voce limpida e alta, giungiamo ai due pezzi che più incorporano la pura matrice prog, nonostante siano all’apparenza contrastanti tra loro.
Difatti ‘Only Blue‘ si presenta calma e avvolgente mentre ‘Caged‘ si mostra aggressiva e più pesante.
A seguire abbiamo le bellissime ‘The Lord of Empty Space‘ e ‘Destruction of Idols‘, di cui il video è uscito da qualche giorno.
Infine, dopo la ripresa di ‘Ukiyo-e‘, troviamo la bonus track, personale cover della famosissima ‘Firth of Fifth‘ dei Genesis.

Per concludere bisogna far notare che questo eccezionale lavoro non è solo da ascoltare: i Methodica si sono adoperati anche per creare un artwork con un particolare significato.
Nella cover è raffigurato un albero che si innalza in un paesaggio post-atomico, rappresentando così il silenzio della saggezza: ogni suo ramo ha in sé un richiamo alle singole canzoni, costituendo così un bel rompicapo risolvibile solo all’interno del booklet.
I Methodica si riconfermano così completi sotto ogni punto di vista.

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