Dopo l’album autoprodotto nel 2010 e i successivi due album in studio, il 2017 vede Mac Demarco, cantautore canadese, dare alla luce “This Old Dog”, l’album da molti considerato della svolta.

Demarco, finora conosciuto più per le sue doti di cazzaggiatore e buffone che per le abilità musicali, tenta con questo nuovo lavoro di togliersi di dosso l’etichetta da imbecille per farsi considerare un musicista vero: non sappiamo se gli riuscirà l’impresa di essere preso più sul serio come persona, sicuramente non gli è riuscita quella di musicista.

Demarco propone infatti un album piatto, poco elettrico e noioso: pezzi come la title track e ‘For The First Time‘ sembrano usciti in fotocopia.
Ad essere onesti tutta la produzione dell’album è vaga, e sebbene alcuni sostengano che sia una caratteristica voluta resta tutto da dimostrare.
“This Old Dog” risulta lento al punto di non riuscire ad arrivare sino alla fine dell’ascolto se non tra mille sbadigli e la scelta di rimanere molto su sonorità acustiche non aiuta.
Ogni tanto una tastiera o un accompagnamento digitale fanno capolino tra i pezzi, giusto a dimostrare che probabilmente il ragazzo non ha comunque ancora le idee chiare.
La voce stessa di Demarco è piatta e monotona, e dovrebbe, nelle intenzioni, rilassare: in realtà annoia (e anche parecchio).
I testi ruotano attorno al rapporto con la madre Agnes, sua prima fan (e ci mancherebbe che neanche lei) e i rapporti tra padri e figli.
Il risultato è che se da una parte Demarco ha messo da parte (non si sa per quanto) la sua parte “ingombrante” sia dal punto di vista caratteriale che musicale, dall’altra ha lasciato almeno nella composizione (che di per sé già nei primi album non era per nulla eccezionale) la parte più noiosa – quasi come a voler dimostrare che il Demarco senza cazzate vale fino a lì.

Certo, finché qualcuno si ostinerà a definire “indie” produzioni “easy listening”, allora avremo un bel da fare nel cercare musica di buona qualità.