Julitha Ryan – The Winter Journey


Solo qualche mese fa vi avevamo raccontato il bellissimo lavoro degli Adam Carpet, “Parabolas” (leggi qui la recensione).
A distanza di poco tempo, il nome e le splendide sonorità di Giovani Calella tornano a colpirci in nuovo progetto, che vede come protagonista principale la cantautrice australiana Julitha Ryan. Dopo il disco d’esordio del 2012 dal nome “The Lucky Girl”, il 20 febbraio è stato pubblicato per l’Ateliere Sonique il secondo lavoro, intitolato “The Winter Journey” .

La chiave di volta che porta alla nascita di questo album è l’incontro di Julitha con Calella, il quale suona e co-produce il disco. Questo incontro crea un asse Italia-Australia, che non solo ha dei risvolti geografici importanti ma che diventa la sintesi di due modi di fare ed interpretare la musica in modo diverso.
Se infatti Calella e altri musicisti italiani – come Pier Adduce alla chitarra ed Enrico Berton alla batteria – sono in grado di portare una certa solidità musicale e scelte stilistiche importanti, il cuore che batte forte sotto tutti gli arrangiamenti musicali è quello di Julitha stessa.

Da come mostra la bellissima copertina di “The Winter Journey”, Julitha veste i panni di una sciamana che con la sua musica ci conduce in un universo scuro e pieno di sfumature. Come gli sciamani ballavano intorno al fuoco per avvicinarsi al divino, anche lei si scuote davanti al piano o in mezzo ai sintetizzatori e ci conduce nell’immensità delle notti australiane, dove la notte sembra sempre più lunga.

Bonfire‘, che apre il disco e ci introduce ai suoi misteri, è una ballata piena di calore, che subito lascia il posto ad una brano dall’andamento lirico come ‘Like a Jail‘.
Se è vero che il silenzio vale più di mille parole, lo è sicuramente quando le parole stesse lasciano il posto a due brani in prevalenza strumentali come ‘Memento‘ e ‘There is No Turning Back‘, che raccontano con forza e bellezza questa fusione tra un’elettronica fluida e un cantautorato più tradizionale.

Otto tracce che compongono un lavoro davvero interessante, che colpisce per le scelte musicali adottate e per l’eleganza e la forza trasmesse da Julitha Ryan.
Un sodalizio, quello con Calella, che ha dato ottimi risultati e speriamo che possa continuare a regalarci emozioni.

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Luca Nicoli

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"Che potevo saperne io di me stesso? Ero proprio io quel personaggio che riuscivo a percepire con la mia coscienza?" Amante della musica e cresciuto nei vicoli di Città Alta a Bergamo.

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