Jambinai – Differance


A volte passano mesi interi senza scoprire qualche band nuova, la quale sia in grado di esprimere un’idea interessante: latiti in una sensazione di noia e ti ritrovi sempre ad ascoltare gli stessi dischi.
Personalmente finisco sempre a trovare rifugio presso Ian o il Moz, poi all’improvviso arriva un disco nuovo, uno di quelli che con la forza di un tornando riescono a spazzare via il torpore: “Differance” dei Jambinai è uno di questi.

Dopo la pubblicazione nel 2016 del loro secondo album “A Hermitage”, il trio coreano ripubblica il disco d’esordio, “Differance”, il quale non era mai stato pubblicato al di fuori del paese d’origine (la Corea del Sud).
Il disco, oltre ad aver fatto vincere alla band il premio “Best Crossover Album” ai Korean Music Awards del 2013, rappresenta l’inizio di un viaggio che sintetizza in modo perfetto la tradizione musicale occidentale e quella orientale.

Se da un lato si trova una bella chitarra elettrica rossa (magistralmente suonata) dall’altro lato ci sono alcuni strumenti della tradizione coreana come il piri (un flauto in bambù) e il geomungo (simile al più noto sitar), in grado di creare un perfetto mix tra post rock atmosferico e folklore coreano.
La contrapposizione di questi strumenti è in grado di creare atmosfere sognanti o ritmi incalzanti, fino a sfociare addirittura in alcuni passaggi hardcore.

Time of Extinction‘ è il primo brano del disco ed è in grado di farci immergere completamente nelle tematiche care ai Jambinai.
Paramita Pt.1‘ e ‘Paramita Pt.2‘ seguono un copione simile tra di loro e sembra di assistere alla creazione di quel tornando di cui parlavamo prima.
Il vento parte debolmente e con qualche nota sporadica, prende forza ad ogni secondo che passa e finisce con scatenare tutta la sua forza in un istante di pure terrore. ‘Conncetion‘ è il brano che chiude questo viaggio ed è quello che è stato scelto come singolo per questo lavoro dei Jambinai.
Il movimento lento trasporta lontano, in un universo che forse non abbiamo mai veramente visitato ma che in realtà esiste completamente dentro di noi. Dieci minuti intensi, che ti mettono in pace con l’universo.

“Differance” dei Jambinai è un disco potente, suonato magistralmente e in grado di colpire al cuore al primo ascolto.
Loro sono un trio affiatato che è stato in grado di sintetizzare una miscela perfetta tra spiritualismo orientale e tradizione rock occidentale, “Differance” è un disco bello e che fa bene all’anima.

Alert: il prossimo paragrafo è una polemica in salsa italiana.


In questi mesi i Jambinai hanno fatto un tour europeo che ha toccato diversi paesi. 
In alcuni hanno suonato anche più volte, come ad esempio in Francia, Germania o Svizzera.
Come potrete ben immaginare, l’Italia non ha ospitato neanche una data.
Come è possible che un progetto interessante come questo non sia stato neanche preso in considerazione dai nostri locali e dai nostri festival?
D’altro canto, come volevasi dimostrare, abbiamo davanti a noi l’ennesima estate fatta di festival-fotocopia, animati dai soliti nomi italiani.
Meglio chiudere gli occhi, premere “play” e non pensarci più.

Avatar photo

Luca Nicoli

view all posts

"Che potevo saperne io di me stesso? Ero proprio io quel personaggio che riuscivo a percepire con la mia coscienza?" Amante della musica e cresciuto nei vicoli di Città Alta a Bergamo.

0 Comments

Join the Conversation →