Love In Elevator – Unlocked

Unlocked‘ è il nuovo singolo dei Love In Elevator, brano che uscirà ufficialmente il 16 giugno accompagnato da un videoclip a cura di Eeviac & Joey.

Pezzo dal respiro internazionale, ‘Unlocked‘ mantiene salde le radici sonore alternative alle quali ci hanno abituati i LIE nel corso degli anni, ed è alleggerito dal tocco di Anna Carazzai alla voce, il cui contributo va a costruire un’identità delicata che si fonde a suoni shoegaze, dream pop e noise rock.

Cosa vi ha spinti a tornare dopo un lungo silenzio?

Io in realtà non mi sono mai fermata!
Dopo l’ultima data con Love in Elevator al festival All Tomorrow’s Parties in Inghilterra nel 2012 mi sono messa al lavoro con i Lume .
Tra le registrazioni in studio ed il tour italiano è passato un anno e mezzo ma nel frattempo ho comunque continuato a raccogliere idee e materiale nuovo, anche senza sapere se poi sarebbe stato destinato a Love in Elevator, Lume o qualcos’altro.
La spinta per pubblicare qualcosa di inedito è arrivata dopo lo show che abbiamo tenuto lo scorso ottobre con i Refused a Milano: riprendere in mano la scaletta di Love in Elevator in quell’occasione, dopo tanto tempo, mi ha fatto venir voglia di riprendere in mano il tutto.
Così ho cominciato a lavorare in studio con Andrea Volpato e Marta Casarin partendo da zero ma anche da brani che ho tirato fuori dal cassetto.

‘Unlocked’ in italiano significa “sbloccato”: ci racconti come è nato il pezzo e quale significato porta con sé?

Unlocked‘ è solo uno dei brani nuovi a cui abbiamo lavorato quest’anno, ed abbiamo scelto di pubblicarlo perché era la canzone più completa sotto tutti i punti di vista, dal testo all’arrangiamento finale.
È il brano che abbiamo suonato maggiormente nelle ultime date, quello che ha voluto nascere prima.
Parla di porte che si aprono e che si chiudono, a volte per sempre.
Tendenzialmente noto che in fase di grossi cambiamenti abbiamo tutti un po’ paura, e quando le persone attorno a noi se ne escono con il proverbio “si chiude una porta, si apre un portone”, chissà perché non siamo mai ben disposti a capire o credere a questa frase.
Siamo sempre più legati al comfort fittizio del “conosciuto” e al passato (un lavoro, un luogo o una relazione) piuttosto che aperti al presente e alle opportunità che sono davanti a noi.
Il senso melodico, romantico e nostalgico del guardarsi indietro non appaga per niente se paragonato all’emozione del “qui e ora” (it’s every day, it makes you high).

Cosa accade oggi ai LIE? Quale nuovo percorso li attende?

Unlocked‘ è una di quelle canzoni che non vengono scritte ma che nascono, si manifestano: è arrivata, e abbiamo pensato fosse bello condividerla e ci auguriamo solo che possa piacere, niente di più.
È stata registrata da Andrea Volpato e mixata da Giulio Ragno Favero e a luglio completeremo il lavoro in studio sugli altri pezzi mentre il 6 agosto suoneremo nella zona di Verona, unica data estiva (Festa di Fiamene, Negrar).
In questa società va tutto di fretta, tutto a obiettivi, come nelle aziende: io non ho intenzione di pianificare troppo, vediamo dove ci porta il flusso.

Il singolo sarà seguito da un disco?
Qualche anticipazione su quello che sarà il vostro nuovo lavoro?

Non è detto che uscirà un disco.
Abbiamo pronto un Ep ma se dovesse uscire a quel punto dovremmo supportarlo con un mini tour, che ora non è in programmazione.
Marta a breve si sposta a New York per un periodo, e se dobbiamo spingere o pianificare qualcosa sarebbe bellissimo provare a farlo lì, ma è presto per dirlo.

Come è composta la formazione attuale?

Love in Elevator non è una band tradizionale, e non sarebbe corretto parlare di formazioni.
Per come la intendo io è un “collettivo mutante”, che ama rigenerarsi: la gente entra a far parte di questa esperienza con naturalezza e con altrettanta naturalezza può uscire, prendendo e lasciando qualcosa ogni volta.
Io non amo definirmi la leader del gruppo, preferisco pensare di esserne la “custode” e l’unica “costante”.
Il nuovo materiale vede la partecipazione di Andrea Volpato e Marta Casarin ma anche Elisa Mezzanotte, con la quale ho lavorato negli ultimi anni.
In seguito potrebbe esserci anche il ritorno di Roberto Olivotto (batteria ne “Il Giorno dell’Assenza”).
È un po’ indefinibile, l’unica costante è il cambiamento.

Biografia della Band

Love in Elevator (smokey-noise-rock) è una band veneta attiva dal 2004 ed ha fulcro e anima nella figura di Anna Carazzai.
All’attivo un Ep, “Venoma” (Jestrai, 2004), e tre album: “Sue Me” (Jestrai, 2005), “Re Pulsion” (Jestrai,2008), “Il Giorno dell’Assenza” (Audioglobe, Epic&Fantasy, Go Down Records, 2010).
Nell’autunno del 2015, stimolati anche dalla spinta di un super show al Live di Trezzo sull’Adda accanto agli svedesi Refused, la band si è rimessa al lavoro, che era stato sospeso nel 2012 per lasciare spazio al progetto Lume.
In questi dieci anni di attività, i Love in Elevator si sono tolti più di una soddisfazione: se agli esordi sono riusciti ad attirare l’attenzione dei Verdena, con i quali hanno avuto delle collaborazioni e che negli anni li hanno ripetutamente portati con sé in diversi tour, nel 2007 hanno poi catturato l’interesse di una delle più importanti band post-punk internazionali, gli Shellac di Steve Albini, che li ha voluti in tour e invitati nel 2012 ad esibirsi al prestigioso festival inglese All Tomorrow’s Parties. Restando in ambito internazionale, i Love in Elevator nel 2009 sono stati scelti dai padrini del grunge statunitense, i Mudhoney, come band di supporto ufficiale nel tour italiano, e nel 2011 dai Meat Puppets, i due fratelli che nel 1993 parteciparono all’Unplugged dei Nirvana, da sempre loro grandissimi fan.

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