Si può fare (anche senza Palma): The Bluebeaters live ad Alghero

In occasione di Primavera in Riviera, difronte alla fantastica cornice del lungomare di Alghero, si sono esibiti nel pomeriggio di Pasquetta i The Bluebeaters.
La band, all’attivo da ormai oltre vent’anni e resa celebre dall’accoppiata con il grande Giuliano Palma vanta nella sua formazione musicisti di grande spessore della scena musicale italiana.
Eppure, nonostante tutto, mi son ritrovata a seguire il loro live con un certo sospetto-misto-a-interesse, proprio per l’assenza di quel pilastro portante dalle corde vocali fiammanti che sino a poco tempo formava il gruppo Giuliano Palma & The Bluebeaters, la ska-band più trainante della musica italiana.
Non so voi, ma a me vien difficile pensare ai The Bluebeaters senza Giuliano Palma, così come mi vien difficile pensare ad un Tom senza Gerry, un Batman senza Robin, un Totò senza Peppino.

Nonostante questo, il 6 aprile ero lì, davanti al mare e in prima fila, ad assistere a questo live che tra l’altro anticipa l’uscita del nuovo album ‘Everyobody Knows‘ prevista per il 13 aprile in Italia, Europa, Giappone e Nord America e registrato nello studio Andromeda di Max Casacci.

Una scaletta varia, particolare ed eclettica: non solo brani che arrivano dalla tradizione jamaicana degli anni ’60 e che la voce di Pat Cosmo ci anticipa con l’asserzione «The Bluebeaters, and this is ska».
Durante tutto il concerto c’è anche spazio per brani che vanno dal pop al rock, dalla canzone cantautoriale italiana a quella britannica.
Se con pezzi quali ‘Somebody has stolen my girl‘, ‘Stop making love‘, ‘True confession‘ e ‘Teenage kicks‘ mi son sentita “a casa”, devo ammettere che ho storto leggermente il naso quando il trombone di Mr. T-Bone ha suonato in chiave rivisitata la commercialissima ‘Toxic’ di Britney Spears, ‘Budapest‘ di George Ezra e ‘When love takes over‘ del deejay David Guetta.

La realtà è che sono riuscita comunque ad apprezzare questa band senza Palma.
Me ne sono convinta quando anche se con un groove calante sono stati interpretati ‘La mia geisha‘ di Luigi Tenco e ‘Hungry Heart‘ di Bruce Springsteen : mi son lasciata trasportare dal ritmo dei nuovi, e finalmente indipendenti, The Bluebeaters.

0 Comments

Join the Conversation →

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.