I Ministri live a Padova: la preparazione, l’attesa, l’esplosione

“Undici , dodici, tredici magliette uguali” – e anche qualcuna in più – sono quelle con la scritta “Ministri” allo Sherwood Festival di Padova il pomeriggio di venerdì 17 giugno.
«Vale la pena restare e attendere il concerto?», mi chiedo.
A convincermi sono le decine di persone sedute davanti alle transenne, che si tengono il posto l’un l’altra in attesa che cali il sole e inizi lo show.
Perché si sa, davanti al palco si sta meglio, si riesce a guardare la musica negli occhi.

I Ministri - Padova

I milanesi cominciano proprio da Padova la loro avventura estiva con il “Cultura Generale Tour”, le cui date in programma sono diverse in tutta Italia e prevedono anche una tappa a Budapest, allo Sziget Festival.
Se qualcuno dovesse chiedermi «perché scegliere di assistere ad uno dei loro concerti?» la risposta è presto data: nei live di Davide Autelitano (voce, basso), Michele Esposito (batteria) e del carismatico Federico Dragogna (chitarra) accadono tante cose.
Ma la più importante tra tutte è la sensazione di adrenalina che ti lasciano addosso a fine concerto.

I Ministri - Padova

Dopo la proiezione della partita dell’Italia agli europei nel pomeriggio, e l’opening la sera a cura de Gli Sportivi, arriva il loro momento.
Un giro di batteria da iniziò a ‘Mammut‘, brano del 2013, e sul palco si vedono finalmente loro, I Ministri.
La scaletta inizia in modo insolito e prosegue tale con brani come ‘La faccia di Briatore‘.
Non mancano i classici del loro repertorio, quali ‘Tempi bui‘, ‘Diritto al tetto‘, ‘Noi fuori‘.

I Ministri - Padova
Il suono è pulito e gli strumenti si riconoscono talmente alla perfezione da notare l’assenza della chitarra acustica in ‘Bel canto‘ e ‘Una palude‘.
Non manca una piccola frecciatina, lanciata proprio all’Amministrazione padovana, ispiratrice del brano ‘Idioti‘ – estratto dall’ultimo album studio, “Cultura Generale” e rivolto essenzialmente ad una critica ricevuta in passato.

I Ministri - Padova
Ma Dragogna e soci, d’altronde, sono così: si divertono, saltano, ballano, si stendono per terra e si lanciano oltre le transenne.
Possono piacere oppure no, ma più di altri loro fanno musica insieme al pubblico.
È uno spettacolo per gli occhi vederli, ed è anche grazie a questo che la loro musica arriva dritta al cuore.

I Ministri - Padova

Le note di ‘Abituarsi alla fine‘ accompagnano la conclusione della serata.
«Signore e signori non è un addio, non è un arrivederci, è molto di più», dice Divi, ed ha ragione.
Signore e signori, a voi I Ministri: la preparazione, l’attesa, l’esplosione.


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